FABRIANO – Si chiede un intervento tempestivo da parte del Governo in merito alla vertenza Elica di Fabriano. La multinazionale, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti, ha annunciato i contenuti del piano strategico 2021-2023 che prevede la riorganizzazione del footprint industriale dell’area Cooking Italia: 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo.
A seguito del primo faccia a faccia fra azienda e sindacati di categoria organizzato dalla Regione Marche, la vertenza proseguirà con successivi incontri fra le parti. Ma le posizioni rimangono molto distanti. E per questo motivo, sono tanti gli esponenti dei partiti a invocare un intervento governativo. «La decisione dell’azienda di delocalizzare e di presentare un piano industriale da 409 esuberi ha provocato preoccupazione e apprensione per le gravissime conseguenze che avrebbe sul tessuto socio-economico del territorio fabrianese, già fiaccato dalla crisi industriale, dal terremoto e dalla pandemia. La Regione Marche ha tempestivamente indetto un tavolo di confronto, ma chiediamo che rapidamente si muova anche il Governo, con l’apertura di un tavolo di crisi al Mise per fornire risposte concrete a tutela delle maestranze e di tutta la filiera produttiva, che coinvolge sul territorio una miriade di piccole aziende soprattutto artigiane, che subirebbero un durissimo colpo dalla attuale paventata proposta di delocalizzazione», il pensiero delle deputate marchigiane di Fratelli d’Italia, Lucia Albano e Rachele Silvestri, che nei giorni scorsi hanno incontrato una rappresentanza dei lavoratori di Elica a Mergo.
Anche la Lega esprime tutta la propria preoccupazione per questa vertenza. «Siamo al fianco dei lavoratori», dichiarano la consigliera regionale Chiara Biondi e il coordinatore di Fabriano Fabio Bernacconi. «La storia della Lega testimonia come da sempre sosteniamo i lavoratori difendendone i diritti e anche stavolta siamo pronti a tutelare posti di lavoro supportati anche dal nostro vicesegretario nazionale Giancarlo Giorgetti che guida il Ministero dello Sviluppo Economico. La Lega al Governo continua a lavorare per riportare al centro delle politiche economiche nazionali il valore del prodotto made in Italy e una nuova fiscalità che salvaguardi aziende e lavoratori per restituire competitività alla nostra economia e benessere alle famiglie e ai territori. Ci siamo subito attivati, in ogni ambito, perché le famiglie dei lavoratori non si aggiungano alle tante che già soffrono una crisi senza precedenti di cui quella industriale è solo la punta dell’iceberg», concludono.