FABRIANO – «Dall’azienda un primo positivo passo avanti con un’apertura che può favorire il dialogo tra le parti», questo il pensiero della Giunta della Regione Marche in merito alla vertenza Elica, la multinazionale di Fabriano che, il 31 marzo scorso, ha presentato il proprio piano strategico 2021-2023, nel quale si prevede: 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo.
Mobilitazioni dei lavoratori Elica e dei sindacati
Ebbene, tante sono state le proteste immediati dai lavoratori, dai sindacati, ma in modo compatto anche da tutte le Istituzioni. Scioperi, mobilitazioni e incontri, si sono susseguiti. Ora è fissata una nuova forma di protesta per l’11 giugno ad Ancona. Quattro ore di sciopero negli stabilimenti area Cooking (Cerreto d’Esi e Mergo), con manifestazione nel capoluogo dorico. Si sta cercando di ottenere un incontro con il neo prefetto di Ancona, Darco Pellos.
Giunta regionale: tavolo convocato per il 14 giugno
Nel frattempo, da registrare i primi timidi segnali di apertura da parte di Elica sul rivedere i contenuti del piano strategico. Segnali che vengono apprezzati in Regione. «La posizione espressa da Elica, dopo l’incontro con la Giunta regionale, rappresenta un primo positivo passo avanti per favorire il dialogo tra le parti. Lo scopo della Regione, ribadito all’azienda nell’incontro bilaterale avvenuto, è di difendere il territorio, salvaguardano il lavoro nelle Marche. L’apertura di Elica alla revisione del piano e al mantenimento delle produzioni per tutelare il lavoro in Italia va ora chiarita e riempita di contenuti concreti, attraverso il dialogo con le organizzazioni sindacali ed i lavoratori. La Regione convocherà un tavolo di confronto congiunto con sindacati e azienda, lunedì 14 giugno alle 16, per offrire un’opportunità di confronto per entrare nel merito delle questioni in campo: è necessario fare chiarezza, nel rispetto dei ruoli, sulle soluzioni da intraprendere per la difesa del territorio, del lavoro e della competitività», si conclude la nota.