FABRIANO – «Saluto con soddisfazione la sospensione del piano strategico da parte di Elica. Certamente, il fermo no a qualsiasi ipotesi di forte delocalizzazione e, di conseguenza, di un così grande numero di esuberi, portato avanti dalla Regione Marche, con il presidente Francesco Acquaroli in testa, ha iniziato a dare i propri frutti». Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, in merito a quanto scaturito dall’incontro del, 30 giugno, convocato in videoconferenza dal Mise, sulla vertenza che vede protagonista la multinazionale di Fabriano e il piano strategico 2021-2023, ora “sospeso”, che prevedeva: 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo.
Il commento di Carlo Ciccioli
«Ho sempre sostenuto come la crisi di Elica sia essenzialmente di natura finanziaria più che industriale con ampio risvolto geo-psicologico e quanto accaduto in questi ultimi giorni corrobora la mia tesi. Infatti, con l’acquisto di Electric Motors Company S.r.l. (“E.M.C.”) e di CPS S.r.l., la divisione Motori della multinazionale di Fabriano avrà una spinta decisiva per dar vita a un polo di eccellenza leader in Europa nel settore della ventilazione e del riscaldamento. E tutto ciò – prosegue Ciccioli – potrebbe avere degli innegabili risvolti positivi anche per la divisione Cappe, quella più in sofferenza anche per dinamiche di mercato». Soddisfazione, ma con cautela. «Il percorso vero e proprio della trattativa inizia ora. Quindi, bene ha fatto l’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi, a ribadire la massima vigilanza da parte della Regione Marche. L’azienda ha ben compreso come il territorio marchigiano, fabrianese in primis, le abbia dato tanto in questi anni ed è un principio etico imprescindibile che Elica faccia il possibile – conclude Carlo Ciccioli – per mantenere livelli occupazionali e produttivi in Italia e, in particolar modo, nel distretto economico di Fabriano».
Le parole di Maurizio Mangialardi
Il Partito Democratico rilancia la propria ricetta per contribuire alla risoluzione della vertenza Elica e non solo. «La sospensione del piano industriale rappresenta uno spiraglio di luce, ma non abbassiamo la guardia», il commento del capogruppo Democrat in Consiglio regionale, Maurizio Mangialardi. «La sospensione del Piano industriale rappresenta uno spiraglio di luce per il futuro di centinaia di famiglie e per l’intera area del fabrianese. L’obiettivo, ovviamente, deve rimanere il ritiro del medesimo e, in particolare, il blocco dei licenziamenti annunciati nello scorso marzo. Ma certamente, si apre una nuova fase, conquistata grazie alla determinazione delle organizzazioni sindacali e ai grandi sacrifici dei lavoratori che si sono battuti in questi mesi contro il tentativo di delocalizzare gli impianti di Cerreto D’Esi e Mergo. Una nuova fase che deve tornare a mettere al centro del confronto la tutela dei livelli occupazionali e la salvaguardia del territorio da ogni rischio di deindustrializzazione. In questo senso, va assolutamente accolto l’appello che le organizzazioni sindacali rivolgono a tutte le istituzioni e, soprattutto, alla Regione Marche», prosegue Mangialardi.
La proposta del Partito Democratico per l’istituzione nella Regione di una Zona logistica semplificata rafforzata, che approderà presto in consiglio regionale, «va esattamente in questa direzione perché mira a coniugare semplificazione amministrativa e agevolazioni fiscali per chi decide di investire nel territorio. Auspichiamo che l’analogo impegno che in Parlamento sta portando avanti l’onorevole Alessia Morani, venga fatto proprio anche dal presidente Acquaroli, al quale chiediamo di attivarsi immediatamente con il presidente del consiglio Mario Draghi affinché questo provvedimento possa essere discusso quanto prima dal consiglio dei Ministri», conclude capogruppo Democrat in Consiglio regionale.