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Vertenza Elica, risoluzione passata all’unanimità in Consiglio regionale

Si era partiti con due mozioni presentate dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, e dal capogruppo del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, e un ordine del giorno a firma della consigliera del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini. Alla fine, si è arrivati a un documento unico

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FABRIANO – Risoluzione passata all’unanimità, dopo una lunga trattativa in Consiglio regionale, sulla vertenza Elica. Si era partiti con due mozioni presentate dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, e dal capogruppo del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, e un ordine del giorno a firma della consigliera del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini. Alla fine, si è arrivati a un documento unico.

La risoluzione sulla vertenza Elica

Ecco le premesse del documento: «Negli ultimi anni la delocalizzazione delle imprese verso siti che garantiscano una fiscalità e costi del lavoro più vantaggiosi ha subito una accelerazione; anche nella nostra regione tale fenomeno ha impoverito il sistema produttivo territoriale depauperandolo di risorse umane ed economiche; la delocalizzazione non riguarda, paradossalmente, solo le imprese in difficoltà economica ma anche quelle che mirano ad un abbassamento dei costi del lavoro che, spesso, si traducano in un decremento dei livelli salariali e delle protezioni sociali dei lavoratori. In data 31-03-2021 l’azienda Elica di Fabriano ha reso noti i contenuti del piano strategico 2021-2023 con i quali si prevedevano 409 esuberi su 560 dipendenti complessivi del settore Cooking operativi nel comprensorio fabrianese, delocalizzazioni del 70% di produzioni dall’Italia verso la Polonia e la chiusura dello stabilimento produttivo di Cerreto D’Esi. Immediate sono state le proteste dei lavoratori affiancati dai rappresentanti sindacali e dalla Giunta Regionale nelle persone del presidente e dell’assessore regionale con delega al Lavoro, e da tutti i gruppi consiliari. La trattativa sindacale in sede locale, conclusasi lo scorso primo settembre, ha portato a passi in avanti importanti, ma non ancora sufficienti, vale a dire il rientro di alcune produzioni di Alta gamma dalla Polonia nello stabilimento di Mergo, con il conseguente salvataggio di circa 145 posti di lavoro».

Le richieste rivolte alla Giunta regionale

Gli impegni chiesti alla Giunta della Regione Marche? «Attivare nell’area territoriale in questione gli strumenti agevolativi compatibili e coerenti con la normativa europea in materia di agevolazione fiscale ed amministrativa corrispondenti all’inquadramento delle Marche nella programmazione europea; effettuare un monitoraggio sul territorio interessato dalla crisi aziendale di Elica Spa, volto a individuare sia il fabbisogno di manodopera e sia le strutture pubbliche e private utili e disponibili a ospitare eventuali investimenti economici e a inviarlo al MISE in modo da contribuire concretamente alla individuazione delle migliori e più opportune misure di politiche attive e politiche industriali da utilizzare sul territorio».

Le parole di Carlo Ciccioli

«Abbiamo accolto i suggerimenti giunti, certo avremmo voluto essere maggiormente pregnanti specificando il passaggio sulla Zes, dialogando con Abruzzo e Umbria per accelerare l’iter, che ci potrà garantire l’utilizzo di uno strumento in grado di affrontare non solo questa vertenza industriale, ma anche una prospettiva di nuovo sviluppo individuando, presto e bene, le aree per complessivi 2.200 ettari da identificare per le agevolazioni previste – dice Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale -. Ringrazio l’assessore Guido Castelli per aver illustrato all’aula i progressi fatti in tal senso. E ringrazio, altresì, l’assessore Aguzzi per l’impegno e la grande passione che ha garantito per l’Esecutivo in questa vertenza».

Il punto di vista di Maurizio Mangialardi

«Il Pd si è fatto subito carico della vertenza, al fianco delle famiglie, del sindacato, coinvolgendo i nostri parlamentari con i quali è nata una proposta per l’istituzione di una Zona logistica semplificata rafforzata – afferma Maurizio Mangialardi, presidente del gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale -. Darebbe al territorio una prospettiva diversa, una grande opportunità per il fabrianese e per la regione. Occorre una presa di posizione chiara e ferma da parte dell’Esecutivo perché la richiesta ufficiale al Governo spetta alla Giunta».