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Vertenza Elica: settimana di mobilitazione con scioperi a “scacchiera”

Nei vari reparti degli stabilimenti dell'area Cooking, Cerreto D'Esi e Mergo, i lavoratori della multinazionale di Fabriano effettueranno delle fermate con scioperi all’interno dell’orario di lavoro

Sciopero lavoratori Elica
Mobilitazione lavoratori Elica (foto di repertorio)

FABRIANO – Una settimana intera di scioperi degli operai di Elica, settore Cooking. Ma all’interno degli stabilimenti di Cerreto D’Esi e Mergo, i cosiddetti scioperi “a scacchiera”, vale a dire reparto per reparto, rallentando di fatto la produzione. Si è partiti oggi, 21 giugno, e si terminerà venerdì 25 giugno, compreso. La mobilitazione – contro i contenuti del piano strategico 2021-2023 presentato dalla multinazionale di Fabriano, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti che prevede 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, la chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e la delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo – si sposta dentro gli stabilimenti interessati, con sciopero nei reparti tutti i giorni di questa settimana.

Continua la mobilitazione dei lavoratori di Elica

In attesa dell’incontro del 30 giugno convocato, in videoconferenza, dal ministero dello Sviluppo economico, continua la mobilitazione dei lavoratori di Elica con il pacchetto di ore ulteriori 16 ore proclamato dal Coordinamento sindacale unitario. Tutti i giorni della settimana, i vari reparti degli stabilimenti effettueranno delle fermate con sciopero all’interno dell’orario di lavoro. «Continuare la mobilitazione si rende necessario perché a prescindere dalle dichiarazioni che leggiamo sulla stampa, l’azienda sta continuando con il suo progetto di delocalizzazione, le produzioni stanno uscendo dagli stabilimenti italiani e si rende indispensabile mobilitarci per difendere il lavoro che ci stanno portando via», commenta Pierpaolo Pullini della Segreteria provinciale della Fiom di Ancona e responsabile per il distretto economico di Fabriano.

«Si vuole ricordare che non esiste alcuna crisi di mercato per Elica, ma il piano che stiamo combattendo serve solo ad aumentare i profitti degli azionisti, delocalizzando le produzioni, impoverendo il territorio con l’idea di accompagnarne la realizzazione con risorse pubbliche. Il 30 giugno saremo pronti a verificare le reali disponibilità tanto annunciate dal management di Elica e anche ad avanzare le nostre proposte per il futuro di Elica sul territorio, in nome di un interesse generale e collettivo, da contrapporre a quelle aziendali e che per forza di cose devono essere sostenute con la lotta e la mobilitazione», conclude Pullini.