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Vertenza Elica, sospeso il piano industriale: i commenti positivi da Regione Marche e M5S a tutti i livelli

L'assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, ribadisce grande attenzione anche per i prossimi incontri. Anche la sottosegretaria al Lavoro, Rossella Accoto, si augura sia l'inizio di un percorso nuovo

L'assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi

FABRIANO – Soddisfazione unanime per la positiva svolta per la vertenza Elica. Questo il sentimento prevalente nei commenti a poche ore di distanza dall’incontro di ieri, 30 giugno, convocato dal Mise in videoconferenza, nel quale la multinazionale di Fabriano, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti ha deciso di “sospendere” il piano industriale 2021-2023 presentato lo scorso anno che prevedeva: 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo.

Il commento della Regione Marche

«Dal nostro di vista – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi che ha partecipato all’incontro in videoconferenza convocato dal Mise – si è evidenziata una novità che ha riguardato soprattutto il modo di porsi nell’affrontare il dialogo, da parte dei rappresentanti di Elica: l’azienda si è detta disponibile a sospendere il piano che aveva immaginato e precedentemente presentato, ponendo sul tavolo alcune questioni di estrema novità, come l’acquisizione di alcune aziende locali che potenziano il settore motori nelle Marche, di cui come Regione avevamo già notizia, e la proposta di alcune iniziative di reshoring di alcune linee produttive precedentemente delocalizzate che possono incentivare la presenza di Elica sul nostro territorio e la diversificazione delle attività».

Queste azioni non escluderanno probabilmente una parziale delocalizzazione, «ma per la prima volta l’azienda ha dimostrato chiaramente un atteggiamento più costruttivo rispetto agli altri incontri. Come assessore regionale al Lavoro, ho ribadito la grande attenzione che noi continuiamo a porre a questa questione che riteniamo fondamentale per la vita sociale ed economica del nostro territorio. Ci saranno ovviamente presto altri incontri, con tavoli settoriali specifici. Ritengo che questa giornata potrebbe essere l’inizio di un cammino migliore rispetto a quello portato avanti finora», ha concluso Aguzzi.

Le parole di Rossella Accoto

«La disponibilità manifestata da Elica, in occasione del tavolo organizzato dal Mise, a sospendere il piano industriale è una notizia positiva. Ora è necessario attendere il risultato del tavolo tecnico tra azienda e sindacati per individuare soluzioni che permettano la salvaguardia dei posti di lavoro e, al contempo, la competitività dell’azienda a livello internazionale. Spero vivamente che si sia compiuto il passo iniziale di un percorso che porti ad una soluzione condivisa che veda solo vincitori e nessun vinto», le parole di Rossella Accoto, Sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali.

La soddisfazione di Simona Lupini

«La notizia per cui tutti ci siamo battuti è arrivata: Elica ha accettato di sospendere il piano industriale, e di avviare una discussione generale su come mantenere o riportare in Italia produzioni di alta gamma». Questo il commento della consigliera regionale del M5S, Simona Lupini. «La trattativa finalmente prende una direzione positiva: dico grazie ai lavoratori Elica, per la loro lotta coraggiosa, e alla nostra viceministra Alessandra Todde, che ha condotto la trattativa con energia e con passione, coinvolgendo il territorio fin dal primo momento. E ovviamente, grazie a tutte le Istituzioni e i cittadini che sono scesi in campo per difendere il lavoro e la produzione nell’area montana. Dal primo momento, abbiamo detto che la situazione di Elica non era compromessa al punto da minacciarne la sopravvivenza, e l’acquisizione di DMC lo ha confermato: questi licenziamenti devono essere evitati. Come consigliera regionale eletta a Fabriano, continuerò ad impegnarmi per accompagnare gli sforzi di rilancio della competitività del nostro territorio e garantire lavoro buono e di qualità», conclude la Lupini.