FABRIANO – Dopo la Fiom, Liberi e Uguali chiede che il Governo intervenga nella vertenza JP Industries di Fabriano. Il tutto per evitare un’ulteriore ecatombe occupazionale che il comprensorio non può permettersi.
«Nonostante l’intervento dei sindacati e in particolare di Pierpaolo Pullini della Fiom di Ancona, responsabile del territorio di Fabriano – che il 22 gennaio scorso incontrava i dirigenti aziendali e apprendeva dell’avvenuta certificazione del piano industriale – i 700 lavoratori dello stabilimento fabrianese della JP Industries sono ancora a rischio. Per tale motivo ho presentato ieri mattina urgente interrogazione al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda», scrive in una nota la candidata al Parlamento per Liberi e Uguali, Beatrice Brignone.
«Lo stabilimento di Fabriano come quello umbro, produce elettrodomestici, in particolare, lavatrici e frigoriferi e la Jp Industries – dopo la vertenza che ha portato all’acquisizione dell’ex Antonio Merloni – ha sviluppato un piano industriale per il rilancio del settore, in un territorio, quello fabrianese, già duramente colpito da molti anni dalla crisi del settore industriale. Tuttavia, per rilanciare la produzione e salvare centinaia di posti di lavoro occorrerebbe un’apertura di credito da parte degli istituti bancari che a oggi non c’è», dichiara la Brignone, parlamentare della forza di sinistra che candida a presidente del Consiglio dei ministri, Pietro Grasso.
«Nell’atto di Sindaco Ispettivo chiedo ai Ministri, in particolare a Calenda, l’intervento del Governo al fine di dar vita a un tavolo di coordinamento delle parti interessate, per convincere le banche a finanziare il progetto industriale, nonché mirati interventi e precisi impegni, più che mai necessari vista la scadenza al 31 dicembre 2018 degli ammortizzatori sociali conservativi che metterebbero a rischio il destino di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie» conclude Beatrice Brignone.
Dunque, nell’agone della campagna elettorale finisce anche la vertenza della newco dell’imprenditore cerretese, Giovanni Porcarelli.