FABRIANO – I lavoratori della JP Industries di Fabriano sono pronti a mobilitarsi. Questo quanto emerso dalle assemblee convocate dai sindacati di categoria, Fiom-Fim-Uilm, svoltesi questa mattina, 23 novembre, all’interno della sala mensa dello stabilimento cittadino di Santa Maria. Si aspetteranno le risultanze del tavolo tecnico fra rappresentanti tecnici delle istituzioni e azienda e poi il 3 dicembre si capirà come muoversi.
La riunione si è resa necessaria a seguito dell’incontro tenutosi al ministero dello Sviluppo economico martedì scorso, 20 novembre, al quale hanno preso parte il proprietario dell’azienda, l’imprenditore cerretese Giovanni Porcarelli, Giorgio Sorial per il Mise, il vicepresidente della Regione Umbria Fabio Paparelli, l’assessore regionale al Lavoro della Regione Marche Loretta Bravi, l’assessore di Fabriano alle Attività produttive Barbara Pagnoncelli, il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, esponenti di Invitalia e i rappresentanti dei sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm.
Da quel summit era emersa la forte preoccupazione delle parti sociali per lo stallo della vertenza e il conseguente nuovo rischio occupazionale per i 350 lavoratori diretti assunti dalla JP Industries Di Fabriano. Ai quali ci sono da aggiungere anche i lavoratori dell’indotto. A fine anno scade la cassa integrazione e, quindi, non si potrà più fare ricorso all’ammortizzatore sociale conservativo.
Agli oltre 130 operai partecipati all’assemblea di questa mattina, i rappresentanti di Fiom-Fim-Uilm hanno illustrato quanto si sta discutendo in questi ultimi giorni per evitare l’ennesima ecatombe occupazionale. In pratica, si starebbe cercando di bypassare l’accordo fra JP e banche, una strada che in questi anni si è sempre mostrata difficile anche per via dell’inter giudiziario che ha visto, alla fine, soccombere proprio gli istituti di credito. Viste le difficoltà dell’imprenditore ad avere linee di credito per poter implementare il piano industriale, le Istituzioni – fra Invitalia e Regioni Marche e Umbria – potrebbero erogare finanziamenti all’azienda di Fabriano, si parla di una cifra che dovrebbe superare i 24milioni di euro, di cui 9milioni derivanti dall’Accordo di programma (parte come contributo e parte come finanziamento, compresi pacchetti di interventi nel campo della ricerca e sviluppo) e 15 milioni di euro da Invitalia e Mise. Ma tutto ciò non può prescindere da garanzie finanziarie dirette da parte della JP Industries e, quindi, di Giovanni Porcarelli. In questo caso, visto che l’indebitamento aziendale è aumentato nel corso degli ultimi anni, la cifra proveniente dalle casse dell’impresa dovrebbe aggirarsi attorno ai 4/5milioni di euro. Infine, il piano che si sta discutendo prevede, inoltre, anche il nuovo utilizzo di cassa integrazione per salvaguardare, comunque, il reddito dei lavoratori.
Nei prossimi giorni, ci sarà un tavolo tecnico fra rappresentanti tecnici delle Istituzioni e azienda per capire come muoversi sia per finanziamenti che per gli ammortizzatori sociali. Il 3 dicembre nuova assemblea dei lavoratori con i sindacati. In base a ciò che sarà venuto fuori dal tavolo tecnico, si pianificheranno eventuali azioni da parte delle tute blu, compresa le mobilitazioni.