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Vertenza JP Industries: lavoratori pronti a protestare sotto la sede del Mise

A parlare è Pierpaolo Pullini della Fiom subito dopo la conclusione dell’assemblea dei lavoratori dell’azienda che fa capo all’imprenditore cerretese, Giovanni Porcarelli, svoltasi questa mattina a Fabriano, nella sala mensa dello stabilimento di Santa Maria. Tanti i nodi cruciali aperti

FABRIANO – «Siamo pronti a portare i lavoratori della JP Industries sotto la sede del ministero dello Sviluppo economico il prossimo 4 luglio». A parlare è Pierpaolo Pullini della Fiom subito dopo la conclusione dell’assemblea dei lavoratori dell’azienda che fa capo all’imprenditore cerretese, Giovanni Porcarelli, svoltasi questa mattina nella sala mensa dello stabilimento di Santa Maria a Fabriano.

Pierpaolo Pullini della Fiom

Un’assemblea durata circa un’ora e che è servita per fare il punto della situazione in vista di due incontri decisivi che sono in programma nei prossimi giorni. Vale a dire il primo luglio alle 15 fra sindacati e imprenditore. E, soprattutto, il 4 luglio al Mise.

È stata un’assemblea molto partecipata da parte dei lavoratori degli stabilimenti di Fabriano della JP Industries, complessivamente intorno alle 450 unità. Altrettanti sono occupati nel sito produttivo in Umbria, a Gaifana. «Abbiamo illustrato alle tute blu la nostra linea per i prossimi due incontri», raccontano i rappresentanti dei sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm. «Le mancanze del ministero dello Sviluppo economico che si era impegnato su due fronti. Convocare un tavolo per il piano industriale e ricercare, tramite incarico a Invitalia, un partner finanziario e industriale da affiancare a Porcarelli. Il tutto si sarebbe dovuto svolgere in poche settimane. Invece, siamo arrivati a luglio prima di poter tornare in sede ministeriale. E considerando che l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, cassa integrazione, scade il prossimo 31 dicembre, con le ferie estive di mezzo, il tempo rischia di essere veramente molto stringente».

Lavoratori della JP Industries in assemblea

A tutto ciò si aggiunge il problema pagamenti degli stipendi e rischio occupazionale dietro l’angolo. «Nel 2019, i lavoratori non sono stati mai pagati neppure per le produzioni fatte. Non solo, vengono spifferate notizie agli organi di informazione circa la possibilità che si vada avanti solo con 200 tute blu a Fabriano. È inconcepibile che notizie di questo tenore, che esasperano gli animi, non vengano discusse nelle sedi opportune. Per questo, durante l’incontro con Porcarelli, previsto il primo luglio alle 15, richiameremo tutti alle proprie responsabilità, Mise compreso quando andremo a Roma. A oggi, solo i lavoratori lo hanno fatto», concludono i rappresentanti sindacali.

Considerate tutte queste situazioni aperte, il proposito di portare a Roma i lavoratori, sotto la sede del Mise, per protestare e dare man forte ai sindacati durante il summit, l’ennesimo, sulla vertenza JP Industries di Fabriano.