FABRIANO – Due incontri separati per la vertenza JP Industries di Fabriano approdata oggi, 13 febbraio, al ministero dello Sviluppo economico. Prima i rappresentanti sindacali che hanno manifestato, ai due sottosegretari presenti, la marchigiana Alessia Morani e Alessandra Todde, tutta la loro preoccupazione relativamente agli esuberi e alle prospettive aziendali. Poi, l’imprenditore cerretese, Giovanni Porcarelli, che pare abbia ribadito l’insostenibilità della JP Industries e, quindi, la necessità di dar vita a una newco con meno dipendenti e produzione concentrata in un unico stabilimento. Le due sottosegretarie hanno garantito vigilanza sulla vertenza per evitare perdita dei posti di lavoro.
La trattativa vera e propria sul nuovo piano industriale della JP Industries di Fabriano inizierà lunedì prossimo 17 febbraio, ma grazie all’approdo di ieri della vertenza al Mise, si è avuta contezza delle posizioni di partenza. Nessuna novità sostanziale rispetto a quanto scaturito nel corso dell’assemblea fra sindacati e lavoratori svoltasi lo scorso 5 febbraio.
E questa mancanza di novità è figlia essenzialmente del fatto che al Mise si sia deciso di procedere a due incontri separati. Il primo ha visto la partecipazione delle due sottosegretarie Morani e Todde insieme ai rappresentanti sindacali di Fiom-Fim-Uilm. Quest’ultimi hanno raccontato le indiscrezioni sul piano industriale sapute dai mezzi di informazione. Il piano industriale dovrebbe prevedere l’identificazione come esuberi di 343 dipendenti, sugli attuati 593. Quindi, la creazione di una newco con sole 250 tute blu, numero che si raggiungerebbe solo a pieno regime, che produrrebbe in un unico stabilimento, a Santa Maria di Fabriano. Per gli esuberi, invece, cassa integrazione fino a luglio e poi due anni di Naspi. Dunque, una forte preoccupazione scaturita da queste indiscrezioni sia per la perdita di posti di lavoro e sia per le prospettive della newco che non sarebbero molto chiare, a loro dire.
Nel pomeriggio di oggi, poi, Morani e Toddei hanno ricevuto l’imprenditore cerretese, Giovanni Porcarelli, e tutto il suo staff. Pochissime le indiscrezioni scaturite, ma sembra che Porcarelli abbia ribadito la sostenibilità del piano industriale e, al contrario, le difficoltà di andare avanti con la JP Industries di Fabriano. Dal punto di vista ministeriale si è assicurata grande attenzione su questa vertenza e non sono esclusi nuovi incontri in modalità singola, come oggi, o plenaria nel caso si inasprisse la vertenza.