FABRIANO – Vertenza Tecnowind: Arrivederci a settembre. Sembra proprio essere questa la notizia più importante scaturita dall’ennesimo vertice nella sede del ministero dello Sviluppo economico svoltosi questa mattina, 25 luglio, nella Capitale. Bocche cucite al termine del summit, al quale hanno preso parte i rappresentanti dei sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm, i tecnici ministeriali e, per la prima volta, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.
I sindacati preferiscono che i primi a essere informati dei contenuti della riunione siano i circa 285 lavoratori dell’azienda fabrianese che produce cappe aspiranti. Domani, 26 luglio, sono in programma le assemblee con le tute blu dall’13 alle 15, in due diversi turni.
Al momento, l’azienda è in concordato e ci sarebbero un paio di offerte, non vincolanti, per rilevarne la proprietà.
Dunque, si tratta di manifestazioni di interesse: una di natura industriale e l’altra di natura commerciale. Il problema è che i tempi si stanno accorciando perché la procedura del concordato concede massimo sei mesi di tempo per cercare una soluzione. E la cassa integrazione a dicembre comunque finisce. Se non si arriva presto alla presentazione di offerte vincolanti, occorre pensare a un piano “B” per quel che riguarda il paracadute degli ammortizzatori sociali.
Nel frattempo, si continua a navigare a vista e i circa 285 lavoratori diretti, quasi 500 considerando l’indotto, sperano che effettivamente ci siano novità di rilievo a partire dal prossimo autunno. Entro i primi quindici giorni di settembre, infatti, è stato calendarizzato un nuovo incontro al Mise.
Occorrerà attendere l’assemblea dei lavoratori di domani per capire se ci saranno azioni che, nel frattempo, si deciderà di intraprendere in accordo con le parti sociali.
Probabile, infine, che prima del prossimo appuntamento a Roma, possa svolgersi il consiglio comunale aperto che – dopo la richiesta avanzata da Fabriano Progressista – è stato deciso di svolgere con il voto unanime del consiglio comunale fabrianese.