FABRIANO – Ennesimo e preoccupante stallo nella vertenza Tecnowind. Domani si apre la procedura di mobilità per 140 operai sui circa 250 lavoratori complessivi. I sindacati chiedono un intervento serio da parte di tutte le Istituzioni. Ancora sul tavolo l’opzione vendita con due soggetti, uno industriale e l’altro finanziario, che potrebbero essere interessati all’acquisto dell’intero perimetro industriale. Mercoledì 25 ottobre le assemblee con i lavoratori.
Rischia di precipitare in modo definitivo la vertenza che coinvolge l’azienda fabrianese attiva nel comparto delle cappe. Nell’incontro che si è svolto quest’oggi, 23 ottobre, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, infatti, non sono emerse buone notizie. Anzi.
I sindacati hanno chiesto a tutti di fare la propria parte per evitare una nuova ecatombe occupazionale per il fabrianese. È stato chiesto con forza alle Istituzioni, Ministero e Regione, «di trovare formule per il reperimento di ammortizzatori sociali ulteriori rispetto a quelli ordinari in scadenza il prossimo 17 dicembre. Sono state date disponibilità a intervenire da parte del Mise e Regione, anche alla luce di novità che potrebbero emergere in Legge di Stabilità», si legge nella nota unitaria a firma delle segreterie provinciali e territoriali di Fiom-Fim-Uilm.
A fronte di questo impegno, le organizzazioni sindacali hanno provato a chiedere all’azienda di rinviare ulteriormente l’apertura della procedura di mobilità, già annunciata lo scorso 11 ottobre, poi ritirata in seguito a pressioni congiunte e comunque di non procedere prima di aver dato modo alle Istituzioni e ai sindacati di poter confrontarsi con i soggetti rimasti interessati a rilevare la Tecnowind.
Ma la richiesta non è stata esaudita. L’Azienda, infatti, ha dichiarato di non poter più aspettare ad avviare la mobilità, dando disponibilità, dietro forti pressioni sindacali e a generiche disponibilità Istituzionali, a ritirarla in caso sopraggiungano novità su ulteriori strumenti. Comunque sia, domani 24 ottobre è ufficialmente aperta la mobilità per 140 dipendenti.
Intanto, i prossimi passi sono molto ravvicinati e scadenzati per la vertenza. Mercoledì 25, assemblee dei lavoratori con i sindacati dalle 8 alle 9. Entro il 4 novembre prossimo, l’azienda dovrà depositare il piano per l’ammissione al concordato al Giudice fallimentare. Si cercherà di ottenere un’ulteriore proroga, ma non è detto che si ottenga. Infine, nuovo summit al Mise probabilmente entro il 10 di novembre. Ma il rischio concreto, ormai, è che sia troppo tardi. Sempre che non si concretizzino le strade che portano alla vendita.