FABRIANO – Nessuna novità sostanziale. Due pretendenti per la Tecnowind. Ma senza poter visionare il piano industriale è impossibile esprimere un giudizio».
Oltre quattro ore di serrato confronto, oggi 8 giugno, per la vertenza Tecnowind, azienda fabrianese che produce cappe aspiranti. Il summit si è svolto nella sede del ministero dello Sviluppo economico ed hanno partecipato i rappresentanti dell’attuale proprietà, i sindacati e i tecnici ministeriali.
Fondamentalmente nulla di nuovo rispetto a ciò che si sapeva. È stata ribadita manifestazione di interesse: uno di natura industriale e l’altro di natura commerciale. Il problema è che i tempi si stanno accorciando perché la procedura del concordato concede massimo sei mesi di tempo per cercare una soluzione. E la cassa integrazione a dicembre comunque finisce. Bisogna che in tempi brevi ci si riaggiorni per capire se dalle manifestazioni di interesse si potrà passare a offerte vincolanti. Se così non fosse bisogna cercare di pensare a un piano “B” per quel che riguarda il paracadute degli ammortizzatori sociali.
Sembra possibile che entro fine luglio si possa smuovere qualcosa. Le intenzione dei tecnici del Mise sono, quindi, quelle di convocare un nuovo incontro entro il prossimo luglio. Nel frattempo, si navigherà a vista e i circa 285 lavoratori diretti, quasi 500 considerando l’indotto, sperano che effettivamente ci siano novità sostanziose nelle prossime settimane. Lunedì, 12 giugno, sono previste le assemblee fra i lavoratori e i rappresentanti sindacali che hanno partecipato all’incontro odierno a Roma.