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Whirlpool ci ripensa, Napoli per ora salvo. Fiom: «Domani giornata di lotta, ma anche di festa»

La multinazionale americana decide di differire i termini della chiusura dello stabilimento campano e il conseguente licenziamento di più di 400 dipendenti. I sindacati confermano lo sciopero a Fabriano e a Comunanza

FABRIANO – A 24 ore dalla chiusura, la Whirlpool ci ripensa e decide di differire i termini della chiusura dello stabilimento di Napoli e il conseguente licenziamento di circa 420 lavoratori. Il termine ultimo sarebbe ora posticipato, per trovare un accordo, entro marzo prossimo. Confermato, comunque, lo sciopero di domani a Fabriano e Comunanza, di 4 ore.

Domani, 31 ottobre, si sarebbero chiusi i cancelli del sito produttivo di Napoli, con 420 operai senza più un lavoro. Invece, il colpo di scena si è materializzato questa mattina, a seguito di un incontro informale fra il Governo e i rappresentanti della multinazionale americana. «Whirlpool Emea comunica di essere pronta a ritirare la procedura di trasferimento del ramo d’azienda, a non procedere con il licenziamento collettivo dei dipendenti di Napoli e a continuare la produzione delle lavatrici. La decisione, condivisa con il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, è stata presa con l’obiettivo di ripristinare un clima costruttivo nella trattativa con il Governo e con le organizzazioni sindacali: Whirlpool Emea ritiene, infatti, che le attuali tensioni siano controproducenti nella ricerca di una soluzione condivisa, a fronte di una situazione di mercato che rende insostenibile il sito e che necessita di una soluzione a lungo termine», la nota dell’azienda che si conclude con una mano tesa che abbandona, quindi, la politica del muro contro muro.

«Whirlpool è convinta che, con maggior tempo a disposizione, si possa ristabilire un dialogo costruttivo e raggiungere una soluzione condivisa per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 dipendenti. Alla luce di questo nuovo e importante sviluppo, nei prossimi giorni ripartirà il tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte». Dunque, ci sarà più tempo, pare entro marzo prossimo.

I sindacati, però, decidono di confermare lo sciopero indetto per domani: 4 ore sia a Fabriano che a Comunanza. Questo perché, oltre alla problematica legata a Napoli, vi è una questione tutta territoriale legata, al momento, all’emorragia di funzioni impiegatizie che stanno emigrando da Fabriano, in direzione della Polonia, mettendo a rischio il posto di lavoro di tanti colletti bianchi e della stessa sopravvivenza della sede impiegatizia a Fabriano.

«Domani sarà un’altra giornata di lotta, ma sarà anche una giornata di festa, nella consapevolezza che siamo all’inizio e non alla fine di un percorso, difficile, che le lavoratrici e i lavoratori hanno dimostrato di saper affrontare determinati e fino in fondo: la lotta continua con lo sciopero nazionale di domani in tutti i metalmeccanici, quello di tutti i lavoratori del gruppo Whirlpool e con la grande piazza di Napoli, che con lo sciopero generale a sostegno della vertenza Whirlpool mette il futuro del Sud al centro dell’agenda politica nazionale», le parole dei vertici nazionali della Fiom.

«Occorre muoversi nell’ambito dell’accordo sottoscritto nell’ottobre 2018 perché se salta una tessera del puzzle, tutto diventa a rischio. Quindi, occorre tenere alta la soglia di attenzione», conclude Pierpaolo Pullini della Fiom regionale, delegato per Fabriano.