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Fabriano, Whirlpool: quattro ore di sciopero il 31 luglio a sostegno del summit ministeriale

La decisione delle Rsu di Melano e Comunanza è tesa a mettere pressione alla multinazionale americana per il rispetto degli accordi siglati nell'ottobre del 2018

FABRIANO – Quattro ore di sciopero il 31 luglio da parte dei dipendenti della Whirlpool nelle Marche, Melano di Fabriano e Comunanza nell’ascolano, per dare maggiore forza all’incontro fra azienda e sindacati. In questa data, infatti, è convocato un summit, in remoto, con i responsabili del ministero dello Sviluppo economico e del dicastero del Lavoro. «Ci aspettiamo un deciso e decisivo cambio di passo delle scelte in capo all’azienda e delle posizioni governative, che mettano al primo posto la centralità dell’Italia nel suo complesso, tenendo anche conto della strategicità del settore dell’elettrodomestico bianco», l’auspicio delle parti sociali.

La sensazione è che venerdì 31 luglio possa rappresentare una data dirimente per la vertenza Whirlpool visti i tanti temi che verranno dibattuti: certamente si parlerà della chiusura dello stabilimento di Napoli, ma anche della riorganizzazione globale del G.P.O. (Global Product Organization), l’ente globale di sviluppo e ricerca che è sempre stato considerato strategico e sul territorio di Fabriano interessa alcuni enti dello stabilimento di Melano e gli uffici di via Lamberto Corsi e di via Campo Sportivo, complessivamente un centinaio di dipendenti. Un’azione che, secondo la multinazionale americana, è da imputarsi agli sconvolgimenti economici riconducibili alla pandemia da Covid-19. Ancora, al centro dell’attenzione, il piano di separazione volontaria con incentivi per gli impiegati delle sedi impiegatizie pari a 130 mila euro se si decide di aderire entro la fine di questa settimana, altrimenti si scende a 120 mila euro di incentivi se si decide di aderire entro metà agosto. Separazione volontaria che viene proposta anche ai dirigenti. In ultimo, sempre per Fabriano, la preoccupazione dovuta alla vendita della storica sede di via Merloni a una società specializzata in attività immobiliari specifiche, con la Whirlpool che diventa affittuaria.

Dunque, molti nodi da sciogliere che possono essere ricondotti al rispetto degli accordi firmati nell’ottobre 2018 e che, secondo i sindacati, viste le decisioni della multinazionale americana, di fatto, non sono più onorati. «Le continue decisioni unilaterali dell’azienda, tra cui la delocalizzazione di sedi impiegatizie, la chiusura di stabilimenti, la delocalizzazione di asset strategici, rischiano di impoverire ulteriormente il tessuto industriale italiano con inevitabili ricadute su tutti i territori interessati, tra cui quello di Fabriano, già pesantemente provato dalle varie riorganizzazioni industriali», fanno sapere i rappresentanti dei sindacati territoriali che annunciano, in accordo con le Rsu dello stabilimento di Melano, l’indizione dello sciopero nella ultime 4 ore di ciascun turno – le ultime due per i lavoratori part-time – per il 31 luglio.