L’assemblea degli azionisti di Tod’s, riunita il 27 aprile, ha confermato Michele Scannavini nel consiglio di amministrazione del gruppo luxury marchigiano a cui fanno capo i marchi Tod’s, Hogan, Fay e Roger Vivier, Di.Vi. Finanziaria di Diego Della Valle & c. srl . Il manager internazionale è subentrato a un altro consigliere lo scorso giugno, e la sua nomina è stata definitivamente approvata ieri.
Già presidente, fino al 2018, dell’ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Michele Scannavini ha gestito business ed organizzazioni con responsabilità crescenti in diversi settori industriali, e particolarmente nel settore del lusso. Laureato in economia alla Bocconi nel 1984, svolge la prima fase della sua carriera in ambito marketing e commerciale in aziende come Procter & Gamble, Galbani e Ferrari, dove ha ricoperto il ruolo di direttore marketing e commerciale dal 1992 al 1998. Nel 1999 è approdato in Fila ( abbigliamento sportivo) come amministratore delegato. Nel 2002 lascia l’Italia e entra in Coty, leader nel settore dei profumi e cosmetica, con sede a Parigi e New York; qui ha ricoperto il ruolo di presidente della divisione prestige, e poi nel 2012 quello di Ceo di Coty Group, traghettando nel 2013 il gruppo beauty al Nyse. Dal 2019 è industrial partner del fondo di private equity Fsi-Fondo strategico italiano, presidente della holding di deep tech E-novia e consigliere del cda di Lumson, Intercos e Save the children.
Sempre nell’ultima seduta, l’Assemblea dei soci ha approvato a maggioranza il Bilancio di Esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, nella versione predisposta dal Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2022, i cui dati salienti erano già stati resi noti al mercato. L’Assemblea ha, quindi, deliberato di coprire la perdita dell’esercizio, pari a Euro 13.038.103,25, mediante utilizzo della riserva straordinaria.
Nel 2021 il fatturato del gruppo marchigiano è stato di 883,8 milioni di euro, in crescita del 38,7% rispetto al 2020 e quasi ai livelli registrati prima della pandemia da Covid-19 (-3,5% rispetto al 2019). Nell’esercizio 2021, l’EBITDA è pari a 160,8 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi del 18,2%, ed è superiore al valore di 155,9 milioni di euro dell’esercizio 2019. Il risultato netto consolidato dell’esercizio 2021 è stato negativo per 5,9 milioni di euro, ma comunque in forte miglioramento rispetto alla perdita di 73,2 milioni di euro del 2020. L’Indebitamento Finanziario Netto complessivo ammonta a 518,9 milioni di euro (di cui 448,6 milioni di euro delle passività per i contratti di affitto dei negozi), che si confronta con i 531,6 milioni di euro di dicembre 2020.