Ascoli Piceno-Fermo

Fermo, rinviata la manifestazione per difendere la legge sull’aborto

Slitta a domenica 21 febbraio il momento di protesta organizzato in piazza del Popolo per difendere il diritto di autodeterminazione della donna

FERMO – Al grido di «La Regione arretra, le donne avanzano», anche le donne di Fermo si mobilitano per ribadire che sulla legge 194, quella che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza, «indietro non si torna». A distanza di quasi due settimane dalla bocciatura da parte della maggioranza del consiglio regionale della mozione che chiedeva la possibilità di distribuire le pillole Ru486, non si fermano le polemiche e, dopo Ancona, Ascoli e San Benedetto, anche a Fermo ci sarà una manifestazione di protesta organizzata da Casa del popolo. Prevista inizialmente per domani (sabato 13 febbraio), causa maltempo, è stata rinviata a domenica 21 febbraio, sempre alle 15.30 in piazza del Popolo.

«A causa dell’allerta meteo, si prevede neve e si è deciso di rinviare per evitare disagi a chi viene da fuori e per non penalizzare la piena riuscita della manifestazione», spiega Diletta Parrino, una delle promotrici.

«Appena insediata, la giunta Acquaroli, tra i suoi primi atti ha scelto di attaccare la legge 194 del 1978, confermata da un referendum popolare e di vietare definitivamente la distribuzione, attraverso i consultori della regione Marche, della pillola abortiva Ru486 in contrasto con quanto previsto dalle linee di Indirizzo del Ministero della Salute – spiegano i promotori -. In un momento drammatico come questo, in cui negli ospedali ci si può contagiare di Covid, dove sono palesi e denunciate le carenze di personale, di mezzi, di risorse e di organizzazione necessari per garantire ai cittadini la tutela della propria salute, si è scelto di occuparsi di altro e di provocare, attaccando diritti civili garantiti».

La manifestazione sarà organizzata nel pieno rispetto delle norme anticontagio e chi volesse partecipare può inviare una mail all’indirizzo: casadelpopolofermo@gmail.com.

«Il nostro territorio, il Fermano, più di ogni altra provincia, ha bisogno di far ascoltare la propria voce: urge un grido d’allarme forte, a tutela della libertà di autodeterminazione della donna e nel rispetto della delicata e drammatica decisione connessa alla gravidanza – aggiungono gli organizzatori -. Riteniamo, dunque, fondamentale ed urgente, mai come ora, respingere l’attacco volgare che la giunta Acquaroli ha mosso alle donne e a tutta la società civile, con la dovuta forza e determinazione, così come è necessario ed urgente iniziare a costruire una lotta politica, sociale e culturale a difesa dei diritti e dei valori democratici».