«È importante adottare tutte le misure e azioni necessarie a contenere efficacemente il contagio dal Covid-19. In particolare occorre, a nostro avviso, eliminare ogni forma di “burocrazia amministrativa” che ha impedito, sino ad ora, di assumere e mettere in campo misure di “sorveglianza attiva” indispensabile a tutelare le nostre comunità in tempo utile». A parlare sono i sindaci del Fermano che hanno deciso di inviare ieri, 28 marzo, una lettera al presidente della Regione Marche Luca Cerisiscioli e al prefetto Vincenza Filippi per chiedere l’adozione di misure fondamentali per contenere il contagio come l’eseguire i tamponi ai soggetti asintomatici.
«Abbiamo il dovere di impiegare tutte quelle risorse ed energie pubbliche e private, utili più che mai ad aumentare in via esponenziale il numero di tamponi e così rispondere immediatamente alle innumerevoli richieste dei medici di base, a oggi drammaticamente non evase, che attendono di sottoporre a screening i propri pazienti che sono a casa e presentano sintomi – continuano i primi cittadini -. Sarà poi imprescindibile sottoporre a tamponi tutti quei soggetti che sono posti in quarantena e attivare, di conseguenza, quel procedimento di tracciabilità dei contatti relazionali, vero e unico strumento capace di impedire che persone, oggi tecnicamente non in quarantena ma positive, possano, a loro insaputa, diffondere il virus».
«Dobbiamo quindi senza ulteriore indugio attivare tutti quei laboratori di analisi privati, già convenzionati con il sistema sanitario regionale, attrezzati per aumentare in misura esponenziale le limitatissime unità locali preposte a questo servizio – concludono i sindaci fermani -. Bisogna fare presto, ulteriori ritardi non sarebbero perdonabili e comporterebbero un sacrificio umano insostenibile».