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Medici Pronto Soccorso, chiuso concorso unico. Ceriscioli: «Servono percorsi formativi alternativi»

Varato dalla Regione Marche per far fronte alla cronica carenza di medici che prestano servizio in emergenza, ha visto impegnati 31 candidati. In graduatoria anche gli specializzandi. Intanto 45 medici stanno partecipando ad un corso di formazione per operare nel 118

Il pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia
Il pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia

ANCONA – Si è chiuso il 18 luglio con l’ultima prova, il concorso unico regionale varato dalla Regione Marche per far fronte alla cronica carenza di medici che prestano servizio nei Pronto Soccorso.  Il presidente regionale Luca Ceriscioli ha annunciato che i 31 candidati che hanno partecipato al concorso «hanno già dichiarato la loro preferenza per quanto riguarda la sede, per cui, si dovrebbe procedere velocemente alla assegnazione».

Le graduatorie, alle quali potranno attingere tutte le aziende della regione, Ospedali Riuniti di Ancona, Marche Nord, Inrca e Asur Marche, vedranno 14 professionisti già specializzati, 5 che si specializzeranno entro i primi di agosto e 12 che si specializzeranno verso fine anno. La Regione Marche è stata infatti la terza in Italia ad utilizzare la possibilità di inserire gli specializzandi nelle strutture. «Confidiamo che tutti accettino ed entrino a prestare servizio nelle nostre strutture – ha dichiarato il presidente Luca Ceriscioli – . Sia l’ASUR che la Regione Marche sono pienamente consapevoli che il personale medico del Pronto Soccorso ricopre un ruolo centrale nelle funzioni dell’ospedale e rappresenta una risorsa fondamentale per l’intero sistema.  Per questo abbiamo scelto prontamente di approfittare della possibilità riservata ai Pronto Soccorso di poter reclutare anche gli specializzandi dell’ultimo anno».

Luca Ceriscioli presidente regionale

Ma tra gli obiettivi del presidente regionale c’è anche quello di «avere percorsi formativi alternativi per chiudere le carenze», «laddove il sistema formativo universitario non è in grado di offrire specialisti». La Giunta ha inoltre proposto di offrire incentivi per i medici che lavorano all’interno del Pronto Soccorso: «Marche Nord e Torrette si sono già attivati, Asur e Inrca si stanno confrontando con i sindacati per offrire tali misure», precisa Ceriscioli.

«Per poter dare una risposta definitiva al problema serve un impegno del governo nazionale per modificare i meccanismi che permettono di avere medici specializzati in misura pari alle esigenze reali», puntualizza il presidente regionale che però ricorda gli accordi sottoscritti «per facilitare l’utilizzo di queste figure all’interno del pronto soccorso. A tal fine la Regione Marche ha attivato un ulteriore corso di formazione per 100 medici del 118, dopo quello avviato nel 2017. Le lezioni teoriche sono iniziate il 27 giugno, seguirà la parte pratica con esami finali ad ottobre. Al momento partecipano 45 medici».