ANCONA – Il mondo della sanità marchigiana in lutto oggi per la notizia della scomparsa del professor Francesco Di Stanislao, 73 anni, per tutti “Franco”, stimato docente di Igiene generale e applicata presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, e direttore generale dell’Ars Marche (dal 1997 al 2005 e poi dal 2016 per un anno fino alle sue dimissioni). La medicina era tutta la sua vita. Il professore è mancato la notte scorsa nella sua abitazione a Senigallia, a seguito di una terribile malattia contro cui combatteva da tempo.
Sconcerto ad Ancona e in tutta la regione Marche dove era molto conosciuto e stimato.
Originario di Tortoreto, ha vissuto ad Ancona dove insegnava all’Univpm. Docente di Igiene generale e applicata presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, ha diretto l’Agenzia Regionale Sanitaria lasciando nei suoi due mandati un’impronta indelebile. Aveva anche collaborato con l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali. Componente del tavolo di lavoro per lo sviluppo e l’applicazione del sistema di accreditamento nazionale al Ministero della Salute, è stato anche presidente dell’Associazione Italiana qualità assistenza socio-sanitaria Asiquas e ha diretto l’Ars della Regione Abruzzo. Tanti i ricordi postati in rete. In particolare, l’ex dg di Torrette Michele Caporossi lo definisce con affetto «uno dei padri nobili della Sanità Pubblica italiana e Marchigiana, che interpretò in chiave modernissima il processo di aziendalizzazione in atto dal 1995, con la costituzione delle aziende territoriali e ospedaliere. In seguito Franco fu caposcuola in sede universitaria di un movimento di innovazione profonda basato sulla qualità delle cure e sull’orientamento al paziente. È stato un grande caposcuola e un uomo di immensa generosità. Resterà per sempre tale dentro tutti noi».
Il professor Di Stanislao lascia la moglie Manuela e i figli Jacopo e Laura, i nipoti Irene e Alessandra. La camera ardente è stata allestita alla Casa funeraria Ofr di Senigallia, dove sabato 14 marzo alle 9,30, si terrà una cerimonia laica per l’ultimo saluto. La salma sarà tumulata al cimitero di Montignano.