ANCONA – Ultimo giorno di voto nelle Marche, dove si rinnovano presidente e Consiglio regionale, sindaci e Consiglio comunale in 17 Comuni, e si vota per il referendum sul taglio dei parlamentari. I marchigiani possono recarsi alle urne dalle 7 di questa mattina fino alle 15 di oggi.
Regionali
L’elettore può votare per una delle liste provinciali, esprimendo fino a due preferenze a patto che siano di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza verrà annullata. Se invece si vota per una sola lista provinciale, il voto si considera valido anche per il candidato presidente collegato a quella lista. L’elettore può anche esprimere soltanto il voto per il candidato a Presidente, senza alcun voto di lista, tracciando un segno sul simbolo o sul nome del candidato prescelto. In tal caso il voto si intende valido anche a favore della coalizione alla quale il candidato a presidente votato è collegato.
Vietato il voto disgiunto (ovvero votare per una lista e per un candidato presidente non collegato a quella lista). Non previsto il ballottaggio, per cui risulterà vincitore il candidato che otterrà 1 solo voto più dell’avversario con più consensi.
Misure anti covid
Per recarsi alle urne, gli elettori devono essere in possesso della tessera elettorale, di un documento di identità valido e devono indossare la mascherina. Non si può entrare ai seggi in caso di febbre sopra i 37,5 gradi e all’interno del seggio bisognerà rispettare la distanza di sicurezza di un metro con tutti gli altri elettori.
Gli sfidanti
Sono otto i candidati in corsa per la poltrona di presidente della Regione Marche.
Francesco Acquaroli (centrodestra) è sostenuto dal 6 liste, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia-Civici per le Marche, Udc-Popolari Marche, Movimento per le Marche, Civitas-Civici per Acquaroli.
Sabrina Banzato è in corsa con Vox Italia Marche, mentre Alessandra Contigiani è sostenuta dalla lista Riconquistare l’Italia – Fronte Sovranista Italiano.
Anna Rita Iannetti è candidata per il Movimento 3V – Libertà di scelta, mentre Roberto Mancini con Dipende da Noi.
L’aspirante governatore di centrosinistra Maurizio Mangialardi è appoggiato da 6 liste, Pd, Marche Coraggiose, Le nostre Marche e il Centro, Mangialardi Presidente, Italia Viva-Psi-Demos-Civici Marche, Rinasci Marche.
Gian Mario Mercorelli è il candidato del Movimento 5 Stelle, mentre Fabio Pasquinelli è in corsa con Lista Comunista.
Comunali
Si vota per rinnovare sindaco e Consiglio comunale in 17 Comuni delle Marche, di questi sono tre quelli che hanno più di 15mila abitanti: Macerata, Fermo e Senigallia. La legge elettorale in questo caso, a differenza delle regionali, prevede un turno di ballottaggio fissato il 4 e 5 ottobre, fra i due candidati più votati, nel caso in cui nessuno dei candidati ottenga la maggioranza assoluta, ovvero il 50% più uno dei voti.
Nei comuni sotto i 15mila abitanti (gli altri 14) è previsto un unico turno di voto e viene eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza dei voti.
Ecco dove si vota per le comunali
Provincia di Ancona: Cerreto d’Esi, Loreto e Senigallia.
Provincia di Ascoli Piceno: Appignano del Tronto e Cossignano.
Provincia di Fermo: Fermo, Montefortino, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone e Santa Vittoria in Matenano.
Provincia di Macerata: Macerata, Petriolo e Ussita
Provincia di Pesaro Urbino: Isola del Piano e Sant’Angelo in Vado
Come si vota
L’elettore può votare per un candidato sindaco, per una lista che lo sostiene o per entrambi, potendo anche esprimere due preferenze per i candidati consiglieri. C’è anche la possibilità di voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco e per una lista che non lo sostiene. Nei comuni sopra i 15mila abitanti è possibile esprimere due preferenze, quindi bisogna indicare i nomi di due candidati di sesso diverso, ma della stessa lista.
Referendum
Il 20 e 21 settembre si vota anche per il Referendum consultivo confermativo per il taglio del numero dei parlamentari. Si tratta questa volta di una votazione senza quorum, per cui sarà sufficiente un voto in più per far vincere il fronte del sì e quello del no. Si voterà per decidere se ridurre o meno il numero dei senatori che in caso di vittoria del sì, si ridurrebbe dagli attuali 315 a 200, mentre quello dei deputati alla Camera scenderebbe da 630 a 400, con un taglio complessivo di 345 parlamentari fra Senato e Camera.
Inoltre il referendum costituzionale fissa anche dei paletti sul numero dei senatori a vita il cui limite viene portato a 5 dai 6 attuali. In caso di vittoria del sì, il taglio dei parlamentari scatterebbe già dalle prossime elezioni politiche (2023), mentre se vince il no, il numero resterà invariato.
Come rinnovare la tessera elettorale
La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Per evitare assembramenti il Ministero dell’Interno invita gli elettori che devono rinnovare la tessera elettorale a recarsi per tempo presso gli uffici elettorali nei giorni precedenti la votazione.
Gli uffici resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nei giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 20 settembre e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 21 settembre.