CIVITANOVA – Lo scorso 25 gennaio, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata, Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata e della Stazione carabinieri Montecosaro, ha posto in essere un’attività relativa a controlli su un cantiere edile a Civitanova Marche. All’interno del cantiere sono stati identificati in totale 10 lavoratori di cittadinanza albanese, di cui 7 risultavano essere in possesso di una autorizzazione all’ingresso e soggiorno per esclusivi motivi di turismo e sprovvisti di un titolo di soggiorno idoneo per poter essere impiegati, risultando in nero. Inoltre, gli stessi operavano senza alcuna tutela per la loro incolumità in condizioni precarie sotto il profilo della sicurezza.
Nello specifico, ispezionando il cantiere, sono emerse le seguenti condizioni: erano presenti buche e sporgenze per il transito all’interno del cantiere e nelle vie di transito dell’impalcatura, non era stato inibito il transito sotto i ponti e le scale sospese, quest’ultime anche composte da tavole appoggiate e non ben salde, il ponteggio non è risultato ben collaudato, ed era stata utilizzata una ruota di biciletta come “verricello a mano”.
Oltre alle suddette condizioni, era assente parte della documentazione obbligatoria inerente alla formazione ed addestramento dei lavoratori, nonché la sorveglianza sanitaria e l’esigua documentazione di cantiere presente è risultata carente e non idonea.
Accertate le gravi condizioni di lavoro, si è proceduto, in raccordo con la Procura di Macerata, al sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p. dell’intera area di cantiere, nonché alla sospensione dell’attività imprenditoriale dell’azienda presente a lavoro e sono state elevate ammende e sanzioni amministrative per un totale di circa 155mila euro.
Inoltre, il datore di lavoro, cittadino albanese residente al Nord-Italia, è stato denunciato per l’impiego di manodopera sprovvista del titolo di soggiorno. Sono seguiti ulteriori accertamenti su di un immobile sito nelle campagne di Montecosaro ove gli stessi lavoratori risultavano domiciliati e all’interno dell’abitazione sono stati identificati altri 3 cittadini albanesi, nei confronti di uno dei quali, risultato irregolare, è stato emesso un decreto di espulsione del Prefetto di Macerata, eseguito con apposito provvedimento del Questore di Macerata.