Macerata

Civitanova, entra in casa di una coppia e bivacca per giorni: udienza rinviata al 2034

Individuato il presunto autore, un libico di 32 anni. Nei suoi confronti si è aperto un procedimento penale, ma nel frattempo l’uomo si è reso irreperibile

Il tribunale di Macerata

CIVITANOVA MARCHE – Con una pinza avrebbe forzato la porta d’ingresso dell’abitazione di una coppia e, approfittando dell’assenza dei proprietari, si era stabilito in quella casa per giorni, mangiando e bevendo tutto quello che aveva trovato in cucina, avrebbe imbrattato le pareti e abbandonato a terra una notevole quantità di rifiuti. Individuato il presunto autore, un libico di 32 anni, nei suoi confronti si è aperto un procedimento penale, ma nel frattempo l’uomo si è reso irreperibile e l’udienza è stata rinviata al 2034.

L’avvocato Andrea Tonnarelli

Il fatto risale al 2020, anno in cui erano in essere le restrizioni anti-Covid, ed era venuto alla luce solo il 21 settembre. La coppia, entrando nell’abitazione, aveva fatto l’amara scoperta: qualcuno aveva forzato la porta d’ingresso e messo a soqquadro le stanze. I proprietari avevano trovato le pareti di casa imbrattate, i pavimenti sudici e a terra una notevole quantità di rifiuti domestici, dalla cucina erano sparite ingenti quantità di cibo fresco e confezionato conservate sia in frigo che nelle dispense.
La coppia aveva quindi denunciato l’accaduto che aveva portato all’avvio di un’indagine e alla successiva individuazione del libico quale presunto autore dei fatti. Accusato di violazione di domicilio, furto in abitazione e deturpamento e imbrattamento di cose altrui, per oggi era fissata l’udienza preliminare a carico dello straniero dinanzi al gup del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni e al pubblico ministero Enrico Riccioni. In aula però si è presentato solo il suo legale, l’avvocato Andrea Tonnarelli. Da quanto emerso, infatti, l’imputato è irreperibile e il giudice ha emesso sentenza di non doversi procedere contenente l’ordine di ricerca dell’uomo per il tempo di prescrizione del reato, stabilendo come termine di scadenza per le ricerche il 2034. Se nel frattempo l’imputato dovesse essere rintracciato la sentenza verrebbe revocata e verrebbe riaperto il procedimento, altrimenti, trascorso il termine di prescrizione, la sentenza diventerà definitiva. In passato per gli irreperibili, il procedimento veniva sospeso e rinviato per consentire le ricerche dell’imputato.