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Ok del consiglio al rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2017

Via libera con 16 voti favorevoli, 10 contrari e 4 non espressi. Entrate accertate per oltre 4 miliardi e 845 milioni di euro a fronte di impegni per circa 4 miliardi e 700 milioni con un avanzo di amministrazione di 584 milioni e 993 mila euro

Il Consiglio Regionale

ANCONA – È stato approvato con 16 voti favorevoli, 10 contrari e 4 non espressi il Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2017.

Nel documento votato le entrate accertate ammontano a 4.845.219.951,04 euro (4mld 845mln e 219.951,04 euro) mentre le uscite sono pari a 4.700.553.883 euro (4mld 700mln e 553.883). Al 31 dicembre 2017 il risultato di amministrazione ammonta a 584.993.478 euro, mentre il risultato economico-patrimoniale è di 183.349.703 euro. Rispetto all’esercizio 2016, l’indebitamento è sceso da 1mld 24mln e 473.680 euro a 901mln e 734.674 euro.

Esprime soddisfazione il presidente regionale Luca Ceriscioli, che nel suo intervento ha sottolineato la situazione del Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, che da quando il governo si è insediato non si è ancora riunito, bloccando di fatto i fondi nazionali disponibili, che avrebbero potuto essere impiegati per creare lavoro e occupazione. «Un fatto grave», come lo ha definito lo stesso Ceriscioli, che ha ricordato la questione della Quadrilatero nelle Marche in attesa di passaggio al Cipe per sbloccare i finanziamenti. «Sappiamo le difficoltà dell’impresa che sta realizzando l’opera – ha detto il governatore – che aveva chiesto insistentemente che venissero approvati determinati strumenti e varianti che sono già a disposizione, e approvate dal Ministero, che però hanno bisogno di questo ultimo passaggio al Cipe. È paradossale che le tante che risorse il Governo passato ha lasciato a quello attuale, che riguardano gli investimenti, non vengano utilizzate. Io non penso sia una dimenticanza quella di non convocare il Cipe per per quattro mesi, ma forse è la strategia per poter tenere bloccate le risorse, ma risorse bloccate significa lavori che rischiano di saltare, lavoratori che perdono il posto di lavoro, investimenti che non fatti non rendono più sicuro il nostro paese. Quindi chiediamo urgentemente che venga riconvocato il Cipe».

Numerose le misure che riguardano le opportunità per la regione, come ha evidenziato Ceriscioli. «Il sistema finanziario che c’è oggi, e che prevede che a fine anno i soldi spesi e finanziati se spesi bene vadano in avanzo senza più essere utilizzati, ci portano a maggiori dinamiche in termini di bilancio ricollocando le cifre in un anno piuttosto che nell’anno successivo, a seconda di quando verranno spese. È sempre più normale fare questo tipo di attenzione, anche il contenzioso che ha occupato tanto spazio è evidente che, dovendo accantonare cifre che si stima di dover spendere in un arco temporale più controllato, sono anche ridotte pur rimanendo a mio giudizio cifre importanti quelle stanziate. Un lavoro di qualità fatto sul bilancio stesso che va a garantire servizi importanti nel sociale, trasporto pubblico, sistemi basilari per la vita della nostra regione, fatti con quell’attenzione che deve evitare il più possibile di avere avanzi alla fine dell’anno».

Fabrizio Cesetti

«Un rendiconto che dimostra ancora una volta come riusciamo a tenere la nostra Regione con i conti in ordine – ha commentato l’assessore regionale al bilancio Fabrizio Cesetti –. Un bilancio solido all’interno di una difficoltà derivante da mancati trasferimenti statali e pur mantenendo la tassazione fiscale più bassa di quella che è la media nazionale. In questa nostra regione la tassazione pesa un meno 15,2% rispetto alla media nazionale. Abbiamo una tassazione Irpef procapite di 320 euro quando la media nazionale è 410 euro. Questo significa che se noi ci attestassimo sulla media nazionale potremmo disporre di oltre 100 milioni di euro in più di risorse. Non lo faremo mai perché non aumenteremo mai la tassazione fiscale nei confronti dei cittadini, andiamo invece verso la graduale e progressiva riduzione della tassazione come abbiamo fatto con la conferma dell’azzeramento dell’Irap per le imprese di nuova costituzione e come abbiamo fatto di recente con l’eliminazione dell’accise sulla benzina, una misura che vale 4 milioni di euro che pagherà in meno la nostra comunità».

Jessica Marcozzi

Negativa la posizione del capogruppo di minoranza Jessica Marcozzi. «Abbiamo votato no come Forza Italia a questo rendiconto 2017 perché ci sono alcune criticità – ha spiegato – la prima riguarda la mancanza di programmazione, la seconda  l’aspetto sanitaria. Ormai la spesa sanitaria rappresenta il 90% del bilancio regionale, e le criticità sono essenzialmente due, la mobilità che arriva addirittura a 62milioni e c’è un dato messo in evidenza dal Sole Ventiquattrore del 4 agosto che addirittura parla di 69milioni, un dato elevatissimo. Poi c’è l’avanzo che passa da 24milioni di euro dell’anno precedente a 870mila euro».

Una riforma sanitaria che penalizza le aree interne della Regione per la mancanza di infrastrutture e viabilità, come ha evidenziato il vice presidente del Consiglio Regionale Piero Celani, che ha anche sottolineato come la ricostruzione sia ferma.

Approvata all’unanimità anche la proposta di legge 219 ad iniziativa del consigliere Fabio Urbinati per il sostegno a politiche locali rivolte all’incremento dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle energie rinnovabili, mediante la sperimentazione a livello locale di buone pratiche.