Pesaro

Pesaro, violenza in piazzale Matteotti, il bengalese resta in carcere

L'uomo ha dato la sua versione dei fatti davanti al giudice. Lei avrebbe offerto una prestazione sessuale

Il tribunale di Pesaro

PESARO – Violentata in piazzale Matteotti, il bengalese resta in carcere. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della detenzione nel penitenziario perché potrebbe reiterare il reato, visti i gravi indizi di colpevolezza e la ritenuta incapacità di contenere le sue pulsioni sessuali. Difeso dall’avvocato Michele Mariella, il 30enne, richiedente asilo, aiuto cuoco in un ristorante, ha però raccontato la sua versione dei fatti.

Secondo la ricostruzione ufficiale alle 5 della mattina del lunedì l’uomo avrebbe trascinato la donna peruviana di 45 anni, nel bagno di uno dei chioschi per cercare di abusare sessualmente di lei. Contesto confermato dalle immagini di videosorveglianza. Un caso che ha destato profondo allarme sociale in città.

Ma l’uomo, assistito da un interprete, ha raccontato un’altra verità. «Aveva bevuto tanto – sottolinea il legale Mariella a margine dell’udienza – Ha visto la donna sula panchina e si è avvicinato. Lei avrebbe tentato un approccio sessuale, proponendogli un rapporto in cambio di venti euro. Lui a quel punto si è seduto sulla panchina e avrebbe consegnato il denaro. Ma qui è iniziata una discussione perché, una volta sedutosi accanto alla donna, lei non voleva più andare avanti perché lui era ubriaco e aveva un cattivo odore di alcol». I momenti di agitazione sono cresciuti.

«Lui cercava di riprendere i soldi rovistando su di lei poi la donna si alza e lui la riprende per una spalla facendola risedere sulla panchina. Infine lui la trascina dietro il chiosco e qui non ricorda bene. Quello è un punto cieco per le telecamere e le immagini non sono chiare. In un fotogramma lei si vede seminuda, con pantaloni abbassati mentre tenta di scappare dal bagno. Non c’è stato un atto sessuale completo».

All’arrivo dei carabinieri lui corre verso Rocca Costanza ma viene raggiunto e arrestato per la violenza sessuale. Lei finisce in pronto soccorso dove i medici referteranno escoriazioni alle ginocchia e contusioni guaribili in 7 giorni. «Lei sostiene che lui avesse un coltello, ma lui nega e non è mai stato trovato» precisa Mariella.

Il bengalese resterà in carcere.