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Distretti industriali delle Marche, Intesa Sanpaolo li analizza

Export in calo più contenuto rispetto a marzo-giugno. Brillante performance del Sistema Casa. Ancora in difficoltà la Moda. In positivo Cucine, Cappe, Strumenti Musicali

Cristina Balbo (Intesa Sanpaolo)

ANCONA – Continua anche nel terzo trimestre 2020, ma in maniera più contenuta rispetto ai mesi primaverili, il calo per l’export dei distretti delle Marche che ha fatto segnare un meno 6,3%. Un risultato tuttavia peggiore rispetto sia al totale dei distretti industriali italiani (-4,9%), sia al manifatturiero regionale (-2,3%), sostenuto dalle produzioni non distrettuali di chimica, alimentare e farmaceutica.

Dall’analisi per singoli comparti del Monitor dei distretti industriali marchigiani – realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – emerge un andamento positivo di tre Distretti su nove. Brillante la performance del Sistema Casa con Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (+12,4%) e Cucine di Pesaro (+22,5%). Bene anche gli Strumenti musicali di Castelfidardo (+2,8%).

Grazie al balzo mostrato nel terzo trimestre, le Cucine di Pesaro sono l’unico distretto della regione ad avvicinare i livelli di export dei primi nove mesi del 2019, con un ritardo contenuto al -2,2% nel periodo gennaio-settembre 2020.

Ancora in difficoltà invece il sistema Moda: Calzature di Fermo (-16,4% nel terzo trimestre), Abbigliamento marchigiano (-13,3%), Pelletteria di Tolentino (-20,5%) e Jeans valley del Montefeltro (-11,2%). Il Cartario di Fabriano registra un calo dell’11,5%, mentre le Macchine utensili e per il legno di Pesaro mostrano chiari segnali di rimbalzo contenendo le perdite al -2,5%

«Confidiamo che il rallentamento del calo dell’export dei distretti regionali sia prodromico ad una ripresa strutturale, complice anche una diminuzione dell’incertezza legata alla situazione sanitaria. Da parte nostra siamo impegnati nel supportare la ripartenza della fiducia e degli investimenti, come testimoniano gli impieghi per 1,15 miliardi alle imprese marchigiane nel 2020. – spiega Cristina Balbo, direttore regionale di Intesa Sanpaolo -. Gli imprenditori sono consapevoli delle accelerazioni che questa crisi ha apportato in ambiti strategici come la digitalizzazione, la sostenibilità, l’innovazione e l’economia circolare e come banca siamo a loro disposizione sia con risorse dedicate che con capacità di affiancamento. Proprio in termini di attenzione alla sostenibilità, ad esempio, per quanto concerne Ecobonus e Superbonus in regione abbiamo già raccolto prenotazioni di cessioni di credito d’imposta e finanziamento ponte per un valore di oltre 85 milioni di euro, una grande opportunità per il settore edile e il suo vasto indotto».

Il trend sfavorevole è determinato sia dai mercati emergenti (-8,9% la variazione tendenziale), sia dai mercati maturi (-4,6%). In evidenza i cali registrati in Cina e Hong Kong (dovuti alle Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano) e in Russia, dovuti prevalentemente alle Calzature di Fermo; in ripresa invece l’export in Romania, Polonia e Ucraina. Nei mercati maturi si è registrata una riduzione dei valori esportati nel Regno Unito e in Svizzera. In crescita Belgio e Germania, dove la riduzione temporanea delle aliquote IVA, in vigore nella seconda metà dell’anno, ha favorito le vendite di Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano.