FANO – Continua ad essere alta l’attenzione da parte della Polizia di Stato di Fano anche per quello che concerne la violenza di genere ed in particolare quella tra le mura domestiche.
In particolare, il Questore ha ammonito un cittadino italiano per un episodio di percosse, nell’ambito di una situazione di violenza domestica, avvenuto nel corso del mese di gennaio 2024, presso la propria abitazione: nello specifico ad essere aggredita con finalità sessuali è stata la propria compagna non convivente. Le violenze sia fisiche che psicologiche si sono susseguite nel periodo successivo alla loro relazione in ripetute e pressoché sistematiche percosse e offese.
Misura analoga, stavolta per stalking nei riguardi di una pesarese, per un uomo residente nel fanese resosi responsabile di condotte intrusive e assillanti, in seguito alla decisione della stessa di interrompere la relazione sentimentale col proprio compagno.
Le condotte sono consistite in appostamenti davanti al luogo di lavoro, all’abitazione della donna e ai luoghi in cui quest’ultima si recava a fare la spesa ma anche nell’invio di messaggi lasciati nell’auto e a casa della stessa.
L’ammonimento per la prevenzione della violenza nell’ambito delle relazioni familiari o affettive è una misura di prevenzione di competenza esclusiva del Questore che ha lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori, diffusione illecita di immagini/video a contenuto sessualmente esplicito o condotte sintomatiche di violenza domestica una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale.
L’ammonimento consiste nell’intimazione, rivolta dal Questore all’autore delle condotte, ad astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, minaccia, violenza o intrusione nella vita altrui. Il destinatario del provvedimento viene invitato, inoltre, a partecipare ad un percorso sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle sue condotte e a recarsi presso centri specializzati presenti sul territorio.
Il provvedimento consente al Questore di procedere al ritiro delle armi eventualmente detenute. Con le modifiche introdotte dalla Legge n. 168 del 24 novembre 2023, qualora il soggetto ammonito dovesse persistere nelle condotte indicate, anche nei confronti di altre persone, il procedimento penale nei suoi confronti inizierà d’ufficio e le pene previste per i reati commessi saranno aumentate.