Cronaca

Filottrano, pakistano arrestato per estorsione e rapina condannato a due anni

Tre anni fa aveva estorto denaro a casa di un filottranese. Nei suoi confronti oggi è risultata eseguibile la sentenza del tribunale dorico, confermata dalla Corte di Appello, proprio in relazione a quel reato

Carabinieri
Carabinieri

FILOTTRANO – Era il giugno di tre anni fa quando si era introdotto con un’altra persona a casa di un 63enne di Filottrano, minacciando gravemente il figlio di appena 17 anni, riuscendo ad estorcere e a farsi consegnare 200 euro. Era il pagamento di un debito contratto dal giovane per l’acquisto di hashish da spacciare nel centro di Filottrano e a Passatempo di Osimo. I carabinieri di Filottrano l’avevano arrestato sul posto con l’accusa di estorsione aggravata e rapina in concorso il giovane pakistano che allora aveva 23 anni. Pare stesse organizzando con l’altro una nuova rete di spaccio di droga tra i comuni di Cingoli e Filottrano per raggiungere le porte di Osimo.

Rilevata la pericolosità sociale degli arrestati, il procuratore di turno Pucilli aveva disposto la traduzione e reclusione nella casa circondariale di Montacuto in attesa del giudizio di convalida. La vicenda è passata in giudicato.

Nella mattinata di ieri, 15 giugno, i Carabinieri della stazione di Filottrano hanno tratto in arresto il 26enne, in Italia da diversi anni ormai, in esecuzione del provvedimento di carcerazione emesso l’8 giugno scorso dalla Procura del tribunale di Ancona. Nei suoi confronti infatti è risultata eseguibile la sentenza del tribunale dorico, confermata dalla Corte di Appello, proprio in relazione a quel reato commesso il 21 giugno 2017. Il ragazzo, rintracciato a casa sua e condotto nella Compagnia dei Carabinieri di Osimo, è stato portato nella casa circondariale di Montacuto per scontare la pena di due anni e tre mesi di reclusione.