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Guerra in Ucraina, appello per la pace di Tribunale, Procura e avvocati di Macerata

«La guerra non può mai rappresentare un’opzione». Poi la proposta di sostenere la campagna di raccolta fondi straordinaria, con numero solidale 45525, lanciata da Croce Rossa Italiana, Unhcr e Unicef

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Anche dal Tribunale di Macerata arriva un appello per la pace in Ucraina. Il presidente del Tribunale, Paolo Vadalà, il procuratore della Repubblica, Claudio Rastrelli e la presidente dell’Ordine degli avvocati, Maria Cristina Ottavianoni, si uniscono all’appello unanime: «di un immediato cessate il fuoco nei territori dell’Ucraina con la ripresa dei dialoghi e dei negoziati, al fine di costruire con ogni sforzo delle alternative al conflitto armato».

«La guerra – scrivono in una lettera congiunta –, nell’annullamento dello stato di diritto, con la sua scia di sangue e distruzione, non può mai rappresentare un’opzione né essere giustificata come reazione a qualsivoglia contrasto. È dovere di ognuno di noi, e di chi ci rappresenta ad ogni livello, innanzitutto salvaguardare i diritti umani, fondamentali ed inalienabili, che non possono in alcun modo essere sacrificati o compressi in nome di interessi di nessuna natura».

«In segno concreto di manifestazione di tutta la nostra solidarietà – proseguono – alla popolazione in gran parte inerme, tragicamente coinvolta, e la particolare vicinanza agli operatori e operatrici del mondo giudiziario in Ucraina – magistratura, avvocatura, personale addetto – si propone di sostenere la campagna di raccolta fondi straordinaria, con numero solidale 45525, lanciata da Croce Rossa Italiana, UNHCR e UNICEF, al fine di dare una risposta tangibile e tempestiva all’emergenza in corso, nella speranza che la pace possa essere ristabilita quanto prima».