ANCONA – «La rinascita della banchina 22? Un’opera strategica per aumentare la competitività dell’infrastruttura. L’averla sistemata rappresenta un grande traguardo raggiunto per tutte le attività del porto di Ancona». Lo ha detto soddisfatto, e magari con un pizzico di commozione, stamattina durante l’inaugurazione ufficiale, Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale, ormai giunto a fine mandato e prossimo ad ereditare la presidenza di Assoporti.
L’intervento sulla nuova banchina, che consentirà maggiore flessibilità nello scarico delle merci e rimarrà pubblica al servizio delle imprese portuali, è soltanto l’ultimo tassello aggiunto da Giampieri nei suoi otto anni al timone dell’Adsp Mare Adriatico Centrale, sicuramente determinante per lo sviluppo futuro del porto dorico: «Ci sono stati dietro anni di grande lavoro e collaborazione fra tutte le istituzioni, le imprese e i lavoratori in campo – ha spiegato -. Siamo convinti che la banchina 22, la quarta operativa per la movimentazione di container e merci varie, rafforzerà ulteriormente il ruolo di leadership del porto di Ancona nel mercato internazionale».
Giampieri è stato salutato calorosamente da tutti i presenti. Lui ha ringraziato e parlato del suo passato, prima: «Sono un figlio del popolo – ha aggiunto -. Ancona mancherà tanto perché è casa mia. Ci ho messo l’anima e tutto me stesso in questa esperienza. Ho sempre preso a riferimento una considerazione, ovvero che la globalizzazione è avvenuta per mare. Dunque abbiamo lavorato affinché si proseguisse in quella direzione, sviluppando un porto che garantisse ricchezza diffusa e occupazione solida».
Prima di volgere lo sguardo al futuro: «La presidenza di Assoporti? È stata una chiamata inaspettata. Avevo deciso di rimanere un po’ in panchina, ma quando vi è una richiesta unanime degli altri presidenti, questa cosa mi ha fatto riflettere ed era importante dare la mia piena disponibilità. Lavoreremo insieme sui temi comuni a tutti: i dragaggi, i rapporti tra le città e i porti, l’ambiente, le concessioni, la formazione per un lavoro che sta cambiando, la sicurezza».
«Questa è davvero una bella giornata – ha bissato Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona -. La banchina 22 torna finalmente a splendere e garantirà un contributo alla competitività del porto. È stata un’opera complessa da realizzare, ma rappresenta il segno di una gestione portuale che ha prodotto cose concrete e importanti. Confermando che il porto non è stato fermo di fronte alle difficoltà, anzi ha saputo realizzare le migliori condizioni per emergere. Per questo voglio ringraziare sentitamente Giampieri, i suoi collaboratori e tutti i soggetti coinvolti. Ora sarà importante occuparsi dell’uscita dal porto, sempre concertando gli interventi con le altre istituzioni. La nuova governance dell’Authority? Non ho pregiudizi. Le valutazioni le farò sui fatti».
Oltre a Mancinelli erano presenti l’ammiraglio Enrico Moretti (direttore marittimo delle Marche e comandante del porto di Ancona), Matteo Paroli (segretario generale Adsp Mare Adriatico Centrale) e l’arcivescovo della diocesi Ancona-Osimo mons. Angelo Spina che ha «benedetto la banchina», oltre alle forze dell’ordine e realtà che operano all’interno dell’infrastruttura marittima. Paroli ha spiegato alcuni dettagli tecnici: «La banchina 22 era ferma dal luglio 2014. Era stata costruita negli anni ’30 e ’40 e diventata inutilizzabile dopo un cedimento strutturale. Grazie alle nuove tecnologie, abbiamo incapsulato la vecchia banchina rendendola compatibile con le moderne tipologie di sbarco delle merci. Rimarrà ad uso pubblico delle imprese del porto. Inaugurarla è un grande motivo di orgoglio per tutti noi».
Si trova al molo sud della darsena Marche, è lunga 194 metri, con una superficie di circa 3.900mila metri quadrati ai quali si aggiungono 9.100 metri quadrati del piazzale retrostante per una superficie complessiva di circa 13mila metri quadrati. L’investimento dell’Adsp è stato di 9 milioni di euro. Grazie ad un sistema di monitoraggio elettronico dei lavori è stato possibile realizzare economie per 3 milioni di euro che saranno usati per il completamento del retro piazzale della banchina. «Quando sono arrivato nel 2018 – ha detto invece l’ammiraglio Moretti – la banchina era pressocché scassata. Oggi è nuova e moderna. Così aumentano le capacità degli imprenditori e la possibilità degli investitori di farlo nel porto di Ancona, anche da città limitrofe, dalla Regione e fuori dai confini territoriali. Da comandante posso dirmi molto soddisfatto, perché questa opera garantirà maggiore efficienza dei traffici merci. Speriamo di sbloccare anche gli interventi per la banchina 13».
«L’obiettivo era di costruire il futuro con visione, coraggio e guardando alle moderne competizioni, nell’ottica di rafforzare l’infrastruttura – ha concluso Giampieri -. Con l’inaugurazione della banchina 22 viene recuperata grande produttività, al paio della 19, 20 e 21 dove c’erano i silos».