Macerata

Incendio alla Rimel di Pollenza, ancora alcuni focolai. «Parametri in miglioramento, quadro assolutamente non allarmante»

Oggi altra riunione del Centro coordinamento soccorsi. Nei comuni interessati le attività didattiche e lavorative riprenderanno venerdì. Restano alcune raccomandazioni per i residenti

POLLENZA – Incendio alla Rimel di Pollenza, «parametri in miglioramento, quadro assolutamente non allarmante». È quanto è emerso dalla riunione del Centro coordinamento soccorsi che si è svolta oggi in Prefettura a Macerata a seguito dell’incendio divampato nella notte tra il 5 e il 6 dicembre all’interno dello stabilimento che si occupa di riciclo di rifiuti elettronici.

Il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Mauro Caprarelli all’uscita dalla Prefettura

Al summit hanno preso parte il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Nicola Candido insieme al comandante del Reparto operativo Massimiliano Mengasini, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Mauro Caprarelli, il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria, i sindaci dei Comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia e Colmurano, i rappresentanti della questura, della Provincia, dei Comuni di Macerata e Corridonia, dell’Arpam (Paola Ranzuglia, del 118 (Ermanno Zamponi) e dell’Apm. Dalla riunione è dunque emerso che «l’incendio è quasi completamente estinto, con alcuni ridotti focolai residui tenuti sotto controllo e per i quali prosegue l’attività di spegnimento. Sono stati forniti i primi dati relativi alla qualità dell’aria nelle zone interessate, ed i relativi parametri risultano in miglioramento». Alla luce dei preliminari dati analizzati si è quindi concordato che le attività didattiche e lavorative potranno ricominciare a partire da venerdì 9 dicembre. Resta la raccomandazione per chi vive nei territori dei Comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia, Corridonia, Colmurano e Macerata di non raccogliere ed utilizzare ortaggi a foglia larga e di provvedere al ricovero al chiuso degli animali da cortile. «La situazione sta migliorando – ha commentato all’uscita dalla Prefettura il comandante provinciale dei vigili del fuoco –. Tra oggi e domani chiuderemo l’intervento. All’interno c’erano pezzi di computer, cavi elettrici e materiale plastico accatastato per essere poi lavorati».

Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi

«Le centraline hanno rilevato la presenza di monossido di carbonio sprigionato dall’incendio – ha spiegato il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi –, ma le condizioni dell’aria sono in miglioramento. Da venerdì le scuole riapriranno. Come raccomandazioni restano quelle di non consumare ortaggi a foglia larga raccolti dal terreno dopo l’incendio e di non far bere agli animali di compagnia o di cortile l’acqua stagnante da giorni e far bere acqua di rubinetto». Per quanto riguarda i risultati dei rilievi effettuati dall’Arpam, soprattutto per quelli più complessi saranno necessari alcuni giorni.
Nel frattempo va evidenziato che sin dalle prime ore del mattino di ieri sono state installate dall’Arpam diverse apparecchiature per il campionamento dell’aria. La prima strumentazione di campionamento è stata installata presso la scuola di Casette Verdini e fornirà nei prossimi giorni indicazioni circa l’eventuale inquinamento dell’aria dalle sostanze più pericolose (diossine e furani). Successivamente sono stati installati 4 campionatori passivi per la rilevazione di composti organici volatili nell’aria, rispettivamente a Tolentino (1), Pollenza (2), Urbisaglia (5), Casette Verdini (4), Sforzacosta (6), quindi un campionatore sempre per la rilevazione di composti organici volatili nell’aria (8) e un campionatore per la rivelazione di metalli pericolosi e Idrocarburi policiclici aromatici nel PM10 (9) in località Stazione di Pollenza. Da queste attività di monitoraggio verranno poi sviluppate successive analisi di laboratorio e i risultati saranno prodotti e divulgati a partire da venerdì 9 dicembre. È stato installato anche il laboratorio mobile dell’Arpam per fornire in continuo i valori di altri inquinanti dell’aria (ossido di carbonio, ossidi di azoto, PM10 i più importanti).

Sul fronte delle indagini al momento il pubblico ministero di turno Enrico Riccioni ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per incendio colposo. L’ipotesi iniziale è che le fiamme siano partite da alcune batterie al litio, ma per poter ricostruire con esattezza l’accaduto bisognerà attendere la messa in sicurezza del capannone e solo a quel punto gli investigatori potranno accedere all’interno della struttura ed effettuare tutte le verifiche del caso. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro il locale adiacente dove ci sono server e telecamere di videosorveglianza, ed è stato nominato un consulente per effettuare la copia forense delle immagini registrate. Al momento sembrerebbe esclusa l’origine dolosa dell’incendio.

In serata ci sono ancora alcuni focolai rimasti accesi su dei cumuli di materiale plastico. Si sta provvedendo allo smassamento del materiale incendiato con mezzi movimento terra, e nel frattempo si raffreddano le fiamme con del liquido schiumogeno antincendio. Al momento sul posto rimangono a sorvegliare l’incendio per l’intera notte cinque autobotti ed il Funzionario VF.

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