PESARO – Addio allo scultore Giuliano Vangi. È morto nella sua casa di viale Trieste. Un gigante della scultura tanto che le sue opere sono apprezzate in tutto il mondo.
Basti pensare al Cristo per la cattedrale di Seul, al museo personale di Osaka e in Vaticano dove una sua raffigurazione di papa Giovanni Paolo II apre il percorso dei Musei Vaticani. Ha lavorato per il duomo di Pisa, per quello di Padova, nella nuova chiesa dedicata a Padre Pio a San Giovanni Rotondo firmata da Renzo Piano.
Aveva 93 anni, lascia la moglie Graziella, i due figli Marco e Dario.
«Se ne va Giuliano Vangi, un grande maestro. Una figura illuminata, che ha contribuito a rendere più affascinante alcuni dei luoghi centrali della nostra città, rigenerandoli e donandogli vita grazie alle sue opere straordinarie». È il cordoglio del sindaco Matteo Ricci per la scomparsa dello scultore Vangi. «È stato un testimone prezioso della nostra Capitale Italiana della Cultura, di cui, attraverso il suo lavoro, ha contribuito a rafforzare la strategia, impreziosendola».
Il ricordo del vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini: «Ci lascia oggi uno dei più grandi scultori del mondo che da oltre cinquant’anni aveva scelto Pesaro come sua città di adozione. Il suo amore per la città è stato testimoniato in mille occasioni anche nei momenti decisivi della candidatura a Capitale Italiana della Cultura, ma sarebbe riduttivo parlarne in questo momento. Proprio questa mattina (ieri, nda) avevamo portato in giunta la delibera per la realizzazione del museo a lui dedicato a Palazzo Mazzolari Mosca, raccogliendo la sua volontà di lasciare a Pesaro diverse sue opere per un grande progetto espositivo permanente». Infine: «Ciao Giuliano, la tua lezione di stile e di rigore resterà un messaggio perpetuo per Pesaro, come la bellezza delle tue opere già presenti in città. Un grande abbraccio ai familiari e a quanti lo hanno amato e accompagnato in una vita straordinaria».