MONTE SAN GIUSTO – È stato trovato questa mattina senza vita nella sua abitazione in via Vittorio Emanuele Rodolfo Ignazi, ex fotografo sangiustese di 78 anni. L’allarme è scattato verso le 8. Ieri sera Ignazi avrebbe dovuto raggiungere un vicino che abita a pochi metri di distanza per cena, ma alla fine non era più andato. Sempre ieri sera, in base a quanto emerso, una parente di Ignazi, che vive anche lei a Monte San Giusto, lo avrebbe chiamato ma senza ottenere risposta, poi questa mattina ha provato a richiamarlo ma non avendo avuto ancora risposta si è allarmata e ha chiesto a un’amica che vive vicino al fratello di andare a controllare. Anche questo tentativo era andato a vuoto così, spaventata, la donna ha raggiunto l’abitazione e con l’amica è entrata facendo la tragica scoperta.
Per le scale che portano al piano superiore hanno trovato tracce di sangue, sono salite e hanno visto Rodolfo Ignazi in camera da letto in ginocchio col torace sul letto ormai senza vita. Subito è stato dato l’allarme, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri delle Stazioni di Monte San Giusto e Corridonia raggiunti poco dopo dai colleghi del Norm della Compagnia di Macerata con il tenente colonnello Giorgio Picchiotti (comandante della Compagnia), del Nucleo investigativo del Reparto Operativo con il tenente colonnello Massimiliano Mengasini (comandante del Reparto operativo) e poco dopo anche il comandante provinciale, il colonnello Nicola Candido e i militari della Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Ancona. Sul momento infatti, le circostanze emerse avevano portato gli inquirenti a non escludere alcuna ipotesi.
Nell’abitazione di via Vittorio Emanuele sono intervenuti anche il pubblico ministero di turno Francesco Carusi e il medico legale Antonio Tombolini. Da un primo esame esterno è emerso che Ignazi aveva una ferita al capo, ma sul corpo non sono stati trovati altri segni, così come nell’abitazione non sono stati trovati né segni di effrazione né di un’eventuale colluttazione, circostanze queste che hanno portato a ritenere come più probabile l’ipotesi dell’incidente domestico. Una delle ricostruzioni al vaglio degli investigatori è che Ignazi abbia battuto violentemente la testa mentre era al piano terra e poi abbia raggiunto la camera da letto al piano superiore, questo spiegherebbe anche la presenza di tracce di sangue per le scale. Ma per stabilire con certezza le cause del decesso il sostituto procuratore ha disposto l’autopsia che sarà eseguita domani mattina all’obitorio dell’ospedale di Macerata.