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«Non vogliamo più soldi. Chiediamo che siano spesi meglio»

Il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia ha organizzato presidi in tutta Italia per modificare il provvedimento in Parlamento sulla Riforma dei ruoli e delle qualifiche. Presidio del Silp Cgil davanti alla Questura di Ancona, questa mattina

ANCONA- Riordino delle carriere in Polizia, protesta questa mattina del Silp Cgil davanti la Questura di Ancona. Il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia ha organizzato presidi e volantinaggi in tutta Italia per modificare il provvedimento in Parlamento, emanato nei giorni scorsi, inerente la Riforma dei ruoli e delle qualifiche. «Da sempre denunciamo problemi di organici, di mezzi e di strutture nelle nostre città. Dopo 20 anni, abbiamo l’occasione storica, grazie anche alle risorse che abbiamo ottenuto con la nostra battaglia sindacale, circa un miliardo di euro, di ottenere un riordino interno delle carriere necessario per far funzionare meglio le forze dell’ordine e dare più sicurezza ai cittadini; invece, nei giorni scorsi è stato emanato un decreto assolutamente irricevibile che ci penalizza ancora di più», afferma Fulvio Mercanti, segretario regionale del sindacato di polizia Silp Cgil-.

Non chiediamo nuove risorse ma che i soldi già stanziati siano spesi meglio. Un agente deve avere la possibilità di progredire in carriera, non rimanere bloccato a vita come avviene adesso perché non si fanno più concorsi interni. I titoli, i meriti e le professionalità di chi fa il poliziotto da una vita devono essere valorizzati, non depauperati. L’intero sistema Polizia di Stato deve funzionare in maniera più efficiente e per farlo il personale in divisa va fatto crescere professionalmente culturalmente, non costretto a ‘morire’ nel suo ruolo e nella sua qualifica attuali».

La preoccupazione di sindacati e poliziotti è che se senza un adeguato riordino delle carriere, la sicurezza dei cittadini possa essere a rischio. «Con una Polizia sempre più anziana, con una età media di 47 anni e con 18.000 poliziotti in meno in tutta Italia, in un contesto di esigenze crescenti in materia di sicurezza, un riordino interno delle carriere malfatto rischia di compromettere ancor più la nostra ‘mission’ che è quella di garantire la sicurezza dei cittadini». Nelle Marche, presidi anche davanti le questure di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno.