PESARO – Il confronto dei video davanti al giudice. Il ristoratore leader di #IoApro Umberto Carriera è finito a processo assieme alla compagna Clarissa Rosselli con l’accusa di diffamazione con l’aggravante di fatto commesso contro il pubblico ufficiale e diffusione di un video o audio carpito in maniera fraudolenta.
I fatti risalgono al 15 gennaio 2021, quando Carriera aveva aperto il suo ristorante La Grande Bellezza di Mombaroccio, per protesta contro le limitazioni anticovid. Avrebbe dovuto chiudere alle 18, ma il leader di IoApro aveva fatto una forzatura.
Nel video pubblicato su Facebook si vedono i poliziotti entrare per contestare la multa e la sospensione dell’attività per 5 giorni per aver infranto il Dpcm. Ma è proprio dalla pubblicazione sui social che sono scaturiti commenti offensivi e di minacce nei confronti di un poliziotto, Paolo Badioli, tanto che durante il dibattimento ha dichiarato di aver passeggiato con il cane munito di pistola d’ordinanza per paura di subire aggressioni.
Nel filmato non appare il momento in cui i poliziotti si qualificano, ma l’agente diffida dal pubblicarlo negando l’autorizzazione. Il perito lo ha giudicato integrale, senza tagli. E’ stato mostrato anche il video della scientifica in cui i poliziotti si sono presentati come tali con distintivo.
L’avvocato di Carriera, Federico Bertuccioli ha precisato che «il video era integrale né è stato modificato. Non c’è stata strumentalizzazione del video, questo fa cadere il capo di imputazione di cui discutiamo, il 617 septies». Il codice dice che chiunque, al fine di recare danno all’altrui reputazione o immagine, diffonde con qualsiasi mezzo riprese audio o video, compiute fraudolentemente è punito con la reclusione fino a quattro anni. «Non c’è un fine di danneggiare la polizia, questo sarà argomento della nostra difesa» chiude Bertuccioli.