PESARO – Morta in spiaggia in Baia Flaminia, disposta l’autopsia per conoscere le esatte cause della morte. Potrebbe aver assunto medicinali ed essere scivolata da uno scoglio.
A dare l’allarme giovedì mattina poco prima dell’alba è stato un addetto alla pulizia della spiaggia libera. Riverso a terra sulla battigia il corpo di una donna che indossava vestiti leggeri. L’uomo ha dato l’allarme e sul posto sono intervenute le pattuglia della polizia di Stato, della polizia locale e della guardia costiera.
E’ successo nella parte terminale di Baia Flaminia dove inizia la falesia del San Bartolo, proprio sotto a Villa Pavarotti. Sul posto anche gli uomini della scientifica. A insospettire gli inquirenti erano le condizioni in cui è stato trovato il corpo della donna che presentava segni di escoriazioni sulle gambe e sulle braccia e anche il viso aveva un occhio visibilmente tumefatto. Tutte circostanze che hanno spinto la polizia a indagare sulle cause che hanno portato alla morte della donna per poter escludere la possibilità di una morte violenta. Nel frattempo la vittima era stata identificata: Paola P., 49 anni, madre di due figli.
La polizia ha anche ritrovato l’auto, una Golf, con cui aveva raggiunto la Baia, lasciandola parcheggiata e aperta con le chiavi all’interno in fondo a via Varsavia, e che risulta intestata al marito. Al momento l’ipotesi più plausibile è che la donna, che stava passando un periodo delicato, nel cuore della notte abbia raggiunto uno scoglio non lontano dall’arenile. Dal masso, dove è stato trovato anche un pacchetto di sigarette aperto, potrebbe essere poi scivolata in acqua battendo il volto e probabilmente perdendo conoscenza senza possibilità di chiedere aiuto. Non si esclude che possa aver avuto anche dei riflessi più rallentati per dei medicinali che aveva assunto prima. Per questi motivi e per dissipare anche gli ultimi interrogativi è stata disposta l’autopsia.