HOME REGIONALE

Prestazioni sanitarie, tempi di attesa nella norma

Le Marche centrano l’obiettivo nazionale fissato dalla regolamentazione vigente. Il presidente Ceriscioli: «Premiata la scelta di assumere personale e investire in nuove tecnologie»

L'ospedale di Torrette
L'ospedale di Torrette

ANCONA – A dicembre 2016 la Regione ha centrato l’obiettivo nazionale dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie. Per le 43 prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza, sono stati rispettati i tempi definiti dalla normativa: per le priorità B (massimo 10 giorni di attesa) e D (massimo 30 giorni per le visite e 60 per le prestazioni strumentali). Un obiettivo centrato grazie all’iniezione di risorse, di personale e nuove investimenti in nuove tecnologie nel corso dello scorso anno. Lo rende noto il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli.

Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche

«Abbiamo fatto una scelta, dopo tanti anni di tagli – spiega Ceriscioli – rispetto al tema personale. Abbiamo assunto tremila persone per il 128% del turn over. Un fatto molto importante, unico in Italia. Per chi vuole approfondire, abbiamo numerate tutte le assunzioni per dimostrare che non c’era trucco e non c’era inganno. Abbiamo dimostrato, nero su bianco, tutte cessazioni e assunzioni con una trasparenza che avevo promesso a inizio mandato. Nel passato non era mai accaduto. Oggi abbiamo quindi una disponibilità di risorse importanti che accompagna la riforma che abbiamo messo in moto lo scorso anno. Ora il motto del 2017 per le aziende sanitarie è “produzione, produzione, produzione” non svincolata dalla qualità».

Per Ceriscioli, l’impegno si deve concentrare anche «sul raggiungimento dei tempi ottimali nelle liste di attesa che non sono oggetto di monitoraggio nazionale. Si tratta di un obiettivo ancora più prezioso, determinato dalla volontà di dare ulteriori risposte importanti ai cittadini. Questo significa dare servizi e maggiore qualità alle cure».