SAN SEVERINO – Il giorno di Santo Stefano avrebbe scatenato il caos dentro casa aggredendo l’amica della madre costretta a scappare dalla finestra e minacciando di dare fuoco all’abitazione. Alle 22.30 i carabinieri lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre. L’uomo, un 20enne, era già noto ai militari perché sottoposto alla misura dell’allontanamento con divieto di avvicinamento e con l’applicazione del braccialetto elettronico per maltrattamenti nei confronti dei nonni, con i quali in passato aveva convissuto. In base a quanto emerso il giovane si sarebbe mostrato sempre refrattario ai controlli da parte delle forze dell’ordine, omettendo in più occasioni di mantenere in efficienza il dispositivo con il conseguente intervento dei carabinieri per verificare il rispetto delle prescrizioni che gli erano state disposte.
A seguito dell’allontanamento dai nonni il 20enne era andato a vivere a casa della mamma che, il giorno di Natale, disperata, lo aveva denunciato ai carabinieri. Ai militari la donna ha riferito che da oltre un anno era vittima di violenze fisiche e verbali che sarebbero scattate quando lei gli avrebbe negato dei passaggi con l’auto e soprattutto i soldi per giocare on-line. Sempre secondo il racconto del genitore il 20enne avrebbe dato in escandescenze frequentemente a fronte dei dinieghi ricevuti e spesso le sottraeva il cellulare per effettuare dei bonifici. Così la sera di Natale il giovane se ne era andato con il cellulare della mamma.
Di fronte alla richiesta della donna di andare via dall’abitazione il figlio dapprima si era allontanato ma il giorno successivo era tornato improvvisamente a casa. Il 20enne è entrato con una chiave di riserva e, in stato di forte alterazione, ha iniziato a discutere animatamente con la madre. Un’amica del genitore, ospite in casa per i giorni di festa, e che conosceva i comportamenti violenti del giovane anche degli ultimi giorni, spaventata, si è chiusa in bagno e ha chiamato il 112, scatenando l’ira del 20enne che ha sfondato la porta e ha iniziato a picchiarla. La signora è riuscita poi a raggiungere la camera da letto adiacente e a scappare dalla finestra.
A questo punto il giovane ha distrutto a calci e pugni gli arredi dell’appartamento e con un coltello in mano ha minacciato di uccidersi. Poi ha versato della candeggina sul pavimento dicendo che avrebbe dato fuoco alla casa. Solo l’arrivo dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tolentino e della locale Stazione ha consentito di fermare il 20enne. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118 che hanno trasportato la signora aggredita in ospedale per le cure del caso, la donna aveva ecchimosi al volto e all’avanbraccio. Il 20enne è finito in carcere a Montacuto, ieri si è svolta l’udienza dinanzi al gip del Tribunale di Macerata che ha convalidato l’arresto.