SASSOFERRATO – Denunciate quattro persone per danneggiamento di sistema informatico e frode informatica. Erano riusciti a carpire credenziali di accesso alla home banking di una coppia di Sassoferrato. Quindi, avevano trasferito soldi nei conti correnti a loro intestati. Circa 20mila euro complessivi.
I carabinieri, dopo una meticolosa attività di indagine, sono riusciti a rintracciarli e denunciarli. Si tratta di giovani di età compresa fra i 25 e i 35 anni residenti in varie zone d’Italia, quasi tutti di origine campana, che hanno agito in concorso fra loro.
Brillante operazione portata avanti dai carabinieri della stazione di Sassoferrato, coordinati dai colleghi della Compagnia di Fabriano. Nel maggio scorso, due coniugi residenti nella città sentinate, entrambi sulla 40ina, sono entrati nella loro home banking per effettuare alcune operazioni. Nel conto corrente postale cointestato, si sono resi conto di alcuni versamenti effettuati verso utenti sconosciuti, non autorizzati né predisposti dai due titolari del conto. Versamenti di poche centinaia di euro, ma ripetuti più volte, per un totale complessivo di circa 20mila euro.
Immediatamente, si sono rivolti ai carabinieri della stazione di Sassoferrato che, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Fabriano, hanno avviato l’attività investigativa. In breve tempo, i militari – seguendo le tracce informatiche – sono riusciti a individuare quattro persone che avevano messo in piedi il meccanismo fraudolento. Ai malcapitati inviavano una cosiddetta mail phishing, grazie a questa riuscivano a carpire le credenziali di accesso alla home banking e, una volta dentro, per non destare sospetti, una serie di piccoli versamenti che, però, alla fine, diventavano una grossa cifra. Come accaduto alla coppia di Sassoferrato, circa 20mila euro sottratti nel corso di un mese di versamenti.
Grazie all’attività dei carabinieri di Sassoferrato e Fabriano, però, il gioco è stato scoperto e i quattro giovani identificati, di età compresa fra i 25 e i 35 anni residenti in varie zone d’Italia, sono stati denunciati per danneggiamento di sistema informatico e frode informatica in concorso fra loro.