SENIGALLIA – Il mondo della radio di Senigallia e delle Marche piange la scomparsa di Gabriele Giampieretti. Il noto operatore radiofonico, nonché apprezzato deejay e infine ristoratore è deceduto a seguito di una grave malattia. Proprio oggi, 6 aprile, si è tenuta a Macerata, dove viveva nell’ultimo periodo, la benedizione della salma prima della tumulazione nel cimitero ostrense.
Giampieretti, classe ’61, era infatti nato a Ostra, dove aveva mosso i primi passi nel mondo radiofonico. Voce forte, riconoscibile e apprezzata in tutta la regione, aveva quell’entusiasmo di chi si era avvicinato a settore che era anche la sua passione. Da Ostra si era poi spostato al GRS, il Gruppo Radiofonico Senigallia (FOTO sotto) attivo fin dalla fine degli anni ’70 su quella che i cittadini della spiaggia di velluto conoscono come la curva della Penna, ora al centro di un intervento di riqualificazione che stenta a partire.
Dal Grs Giampieretti approda a Radio Velluto, nota emittente di Senigallia ancora oggi apprezzata: lì ha occasione di farsi conoscere ancora meglio, tanto che qualche anno dopo arriva la chiamata da Roma: Radio Dimensione Suono lo voleva con sé, per un programma con Valerio Staffelli. Prima però Gaby, come lo conoscevano tutti, si è fatto apprezzare anche per la competenza musicale divenendo il punto di riferimento del giovane pubblico di Radio Mania, nata proprio dalle frequenze del Grs.
Parallelamente andava molto bene anche l’attività come dj in vari locali della movida senigalliese e non solo.
Dopo la parentesi romana a Rds, Giampieretti torna a Senigallia: qui cambia settore e passa alla ristorazione, altra sua passione. Prende in gestione prima il bar Acli, poi il circolo La Fenice, infine apre un locale in centro storico prima di gestire un casolare in campagna e infine di trasferirsi a Macerata per un’attività ristorativa assieme alla compagna.
In tanti lo ricordano con affetto. «Io ero entrato al posto suo al Grs – spiega il giornalista senigalliese Alberto Olivieri, una vita dietro a microfoni, dischi, telecamere – quando Gabriele era partito per fare il militare. Era l’inizio degli anni ’80. C’era tanto entusiasmo in quel periodo e lui era già un punto di riferimento nel panorama locale. I ricordi sono molto positivi: Gabriele Giampieretti era molto in gamba a livello musicale, ma era anche un amico. Quando gli chiedevi qualcosa lui era sempre disponibile e non si sottraeva al confronto, neanche quando lavoravamo in radio diverse».
Neanche il fatto di lavorare in emittenti radiofoniche in qualche modo concorrenti, entrambe senigalliesi, ha fatto venire meno la sua propensione al dialogo e all’ascolto: lui abituato a parlare e a far sentire la sua voce a tutti. Lui che, oggi, in tanti piangono. Pochi abbracci dato il momento di restrizione causato dal coronavirus, ma ricordi sinceri di due intere comunità che l’hanno ascoltato per anni con passione.