Macerata

Turista inglese sequestrato a Monte San Giusto, quattro giovani condannati

Per il quinto coimputato il processo in Corte d'Assise il 28 febbraio. Il sequestro del 26enne il 6 ottobre 2021 a Firenze, sette giorni dopo i Ros di Ancona effettuarono il blitz nell'appartamento dove era rinchiuso il giovane

MONTE SAN GIUSTO – Quattro condanne e un rinvio a giudizio. Si è chiuso così ieri 5 dicembre il processo a carico dei cinque giovani imputati per il sequestro di persona a scopo di estorsione del turista inglese Sam Kourosh Patrick Demilecamps oggi 26enne. Un sequestro per ottenere 7.000 euro che a quattro giovani è costata la condanna a pene che vanno dagli otto ai tre anni e a un quinto, il processo in Corte d’Assise che si aprirà il 28 febbraio del prossimo anno.

Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Firenze Federico Zampaoli ha infatti condannato il marocchino Ahmed Rajraji, 22 anni, considerato l’ideatore del rapimento, a otto anni; Dona Conte, 23 anni, e Beliga Rubens Gnaga, 19 anni (quest’ultimo vive nell’appartamento a Monte San Giusto dove il turista inglese era stato tenuto in ostaggio) a cinque anni e due mesi; Aurora Carpani, 21 anni, a tre anni, tre mesi e 10 giorni (è stata assolta dalle accuse del porto di Taser in concorso con gli altri e lesioni in concorso con RajRaji), mentre Shuayb Athimni 24 anni, è stato rinviato a giudizio. I primi quattro, difesi rispettivamente dagli avvocati Vando Scheggia, Levino Cinalli, Irene De Simio e Umberto Gramenzi, avevano chiesto di procedere con rito abbreviato e per loro il pm Antonino Nastasi aveva chiesto pene più severe (dagli otto ai dieci anni), mentre il legale di Athimni, Marco Tomassini del foro di Trento non aveva richiesto riti alternativi. Erano accusati a vario titolo di sequestro a scopo di estorsione, porto di Taser, lesioni, rapina, danneggiamento e indebito utilizzo di carta di credito o di pagamento. A tutti sono state riconosciute le attenuanti della provocazione, della lieve entità e per il rito scelto. Tranne Rajraji che aveva un precedente per furto, agli altri sono state date anche le generiche.

L’avvocato Vando Scheggia

Il gup si è preso 90 giorni per il deposito delle motivazioni, a quel punto i quattro imputati condannati in abbreviato potranno decidere se impugnare la sentenza in Appello. Lo farà sicuramente Rajraji: «Anche in quella sede – ha anticipato il difensore, l’avvocato Scheggia – solleverò l’eccezione di incostituzionalità della norma per il sequestro di persona a scopo di estorsione. Si tratta di un reato per il quale la riforma risalente agli anni ’80 ha portato ad un innalzamento della forbice delle pene previste, da 8 – 15 anni a 25 – 30 anni. Era una norma eccezionale per casi eccezionali per combattere un fenomeno che all’epoca era diffusissimo, ma il sequestro di persona di cui ci stiamo occupando non può certamente essere equiparato ai sequestri di John Paul Getty o di Bulgari o di De Andrè. Si tratta di una norma sproporzionata rispetto al caso di specie».

Il rapimento del turista inglese (parte civile con l’avvocato Michele Zuccaro del foro di Ancona) avvenne il 6 ottobre del 2021 a Firenze, motivo per cui il procedimento si è svolto nel capoluogo toscano. A chiamarlo era stato Athimni che gli aveva proposto di incontrarsi affermando di avere una cospicua disponibilità di denaro. Demilecamps era seduto su una panchina quando fu aggredito da Beliga, Rajraji e Conte con calci e pugni e stordito con una scarica di Taser prima di essere caricato in auto e portato a Monte San Giusto. Tutto questo per farsi consegnare 7.000 euro di riscatto (ne ottennero 1.500 euro). In quell’appartamento il turista fu sottoposto a sevizie – scariche di pistola elettrica, colpi sparati con un fucile da softair e tentativi di soffocamento in vasca – poi il 10 ottobre riuscì a contattare il padre, a chiedere aiuto e a mandargli la posizione con il cellulare. Fu liberato il 13 ottobre dai carabinieri del Ros di Ancona che fecero irruzione bloccando quattro dei cinque ragazzi.