FERMO – Atto vandalico compiuto all’interno della sede di Fermo di Fratelli d’Italia. Ad annunciarlo l’onorevole Emanuele Prisco, commissario regionale di Fratelli d’Italia nelle Marche. Che aggiunge: «Mi auguro che i responsabili siano presi e puniti. Non ci facciamo intimidire dall’odio politico. L’ingresso della sede, dove storicamente si è sempre riunita la destra fermana, è stato forzato e sono stati strappati i manifesti al suo interno e messa a soqquadro l’intera sala».
In questi giorni qui si sarebbe dovuta tenere la manifestazione in ricordo dei Martiri delle Foibe, spiega Prisco. L’iniziativa era stata organizzata da Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di FDI. «Si tratta di un atto gravissimo, soprattutto perché il livello del dibattito democratico continua a scadere sempre più velocemente in quella lotta senza quartiere di epoche buie della storia repubblicana». Che conclude: «Abbiamo piena fiducia nel lavoro di Forze dell’Ordine e della magistratura che sono già al lavoro per individuare i colpevoli».
«Questa notte a Fermo la sede di Fratelli d’Italia è stata presa d’assalto e vandalizzata. Sono stati danneggiati gli arredi e strappati i manifesti che promuovevano il “Giorno del Ricordo”, un evento organizzato per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata con la presenza di alcuni esuli fiumani, tra cui mio padre, il Magg. Albano. La scelta di colpire la sede di Fratelli d’Italia in occasione di questa ricorrenza storica è una ferita ai valori della democrazia e un’offesa alle vittime di quegli anni. Esprimo tutto il mio sgomento e tutta la mia preoccupazione: chi oggi ci attacca vuole impedire il ricordo di fatti realmente accaduti che appartengono alla storia della nostra Nazione. In questo momento sono in corso i controlli della Polizia Scientifica, per verificare l’entità dei danni e individuare le modalità di effrazione. La violenza di pochi non fermerà la volontà di portare avanti il ricordo». Così in una nota Lucia Albano, deputata marchigiana di Fratelli d’Italia.
«Un atto di inciviltà, di teppismo e squadrismo verso chi non accetta alcuna forma di dialogo, motivato soltanto dall’odio politico, contrario ai principi della democrazia. Abbiamo subito interessato le forze dell’ordine che siamo certi faranno piena luce su quanto avvenuto. Certo è che questo attacco è avvenuto proprio a pochi giorni dalla commemorazione del Giorno del Ricordo delle Foibe, che abbiamo organizzato insieme ai ragazzi di Gioventù Nazionale, per il 12 febbraio, prevista proprio all’interno della sede che è stata devastata. E infatti non ci sembra un caso che siano stati strappati anche i manifesti dell’iniziativa, che ricordavano la tragedia delle Foibe. Un’intimidazione che certamente non ci fermerà. Anzi, ci spinge a continuare nella nostra attività politica fieri e coerenti, con le nostre idee che portiamo avanti senza temere nulla. Quale altra motivazione può esistere di fronte ad un atto così becero, se non l’odio politico e l’atteggiamento antidemocratico che hanno spinto qualcuno a mettere a soqquadro la nostra sede provinciale. Fratelli d’Italia è una forza politica composta da donne e uomini con la schiena dritta, democratici e aperti al dialogo con chiunque, rispettosi di chi ha un’idea diversa dalla propria. Ma che certamente non fanno passi indietro verso chi, al contrario, predica bene e razzola male. Ringraziamo tutti coloro che in queste ore ci stanno esprimendo la loro solidarietà». Questo il commento del consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Andrea Putzu, e del coordinatore provinciale Fdi Andrea Balestrieri, in merito a quanto accaduto la scorsa notte nella sede di Fratelli d’Italia provinciale a Fermo, in via Recanati.