FABRIANO – Le attività produttive sono ritornate a produrre, ma le incognite sono tante. Whirlpool, multinazionale americana, proprietaria degli ex stabilimenti Indesit di Fabriano e Comunanza, ha annunciato per queste ultime settimane di maggio alcuni stop produttivi legati all’accordo sottoscritto con i sindacati nell’ottobre del 2018, ma anche alla pandemia da Covid-19.
In particolare, per lo stabilimento fabrianese di Melano, fermo per la produzione di piani cottura elettrici oggi, venerdì 15 maggio, poi i prossimi venerdì 22 e venerdì 29 maggio. Fermo produttivo anche per i piani a gas, sempre nei tre venerdì, e inoltre il 25 maggio prossimo.
Per la restante parte dei giorni di maggio si lavorerà con turni di sei ore, cui si aggiungono due ore di cassa integrazione Covid-19. È stata stimata una produzione per questo mese di piani cottura di circa 85mila pezzi, un 50% in meno rispetto a quanto preventivato prima del lockdown. «Si sta riprendendo a produrre, ma il vero rischio è giugno. Ora si sta lavorando per evadere gli ordinativi di marzo e aprile. Mi preoccupa molto la situazione perché ancora non si comprende bene come vogliano reagire i mercati», commenta il responsabile del territorio fabrianese per la Fiom, Pierpaolo Pullini.
Dunque la situazione è ben lontana dalla normalità per quel che riguarda le grandi multinazionali e non solo. Si è voluti ripartire, in sicurezza, per cercare di arginare l’effetto coronavirus nei bilanci delle imprese che, certamente, ci sarà quest’anno e non è escluso che possa esserci anche nel 2021. Occorre stare attenti e verificare, ciascuno per le proprie competenze. Nel frattempo, ci sono da registrare le notizie legate a oltre una settimana dalla ripresa con nessun caso di contagio fra gli operai. Segno evidente che le misure di sicurezza implementate e rafforzate stanno funzionando sia per la bravura delle aziende e sia per la circospezione dei lavoratori che le stanno seguendo alla lettera.