Jesi-Fabriano

Verso un 8 marzo di diritti: spuntano i manifesti in giro per Jesi

Tanti coloratissimi messaggi sono apparsi per la città e accompagnano alla giornata internazionale della Donna

I manifesti del Collettivo Transfemminista di Jesi

JESI – Verso un 8 marzo che non sia una giornata di pubblicità fine a sé stessa dell’essere donna ma anzi che sia piena di contenuti, di diritti e di lotte per l’affermazione del diritto di essere donna e di scegliere per la propria vita e il proprio corpo. In vista della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, il Collettivo Transfemminista torna a farsi sentire: lo aveva fatto alcuni giorni fa con striscioni simbolo nei luoghi clou della città per difendere il diritto all’aborto, e torna a farlo oggi con una serie di manifesti coloratissimi che sono spuntati questa mattina nella città di Jesi.

“L’aborto è un diritto” per difendere la libertà di scelta della maternità, “-101.000 posti di lavoro, 99.000 sono donne” per chiedere a gran voce la parità di accesso al mondo del lavoro e la parità di salario e “La violenza di genere è un problema di tutte e di tutti, anche il tuo” per inneggiare alla libertà di autodeterminarsi di ogni donna (e di ogni persona). Temi caldi, da sempre al centro del dibattito e che specie a ridosso dell’8 marzo, tornano a far discutere. Il Collettivo Transfemminista chiede alla popolazione la massima condivisione dei temi riportati nei manifesti perché questa non è una guerra di diritti che stanno combattendo solo le donne per le donne, ma che riguarda tutta la società.

Si tratta di una delle tante azioni di protesta pacifica e simbolica che il Collettivo jesino sta mettendo in piedi in vista dell’8 marzo, quando le donne scenderanno in piazza in tutta Italia per manifestare. Nel corso delle giornate a ridosso dell’8 marzo saranno approfonditi i temi trattati, sia con post che con discussioni social e iniziative volte a coinvolgere la cittadinanza, sempre e comunque rispettose dei Dpcm e delle prescrizioni sanitarie vigenti in materia di diffusione del Covid-19. «La pandemia ferma i nostri corpi ma non ferma le nostre idee e le nostre lotte», specificano dal Collettivo, invitando a condividere i contenuti dei manifesti attraverso foto sui social. Per essere sempre aggiornati, basta seguire il Collettivo Transfemminista alla pagina Facebook.