JESI – L’integrazione passa attraverso la conoscenza della lingua, in questo caso la nostra, l’italiano.
E al centro culturale islamico Al Huda, forti di questa consapevolezza, sono già iniziati, da lunedì 9 ottobre scorso, corsi specifici di 80 ore, tenuti da docenti specializzati, nella fattispecie la professoressa Maria Morelli, rivolti sia a uomini (lunedì – martedì dalle 19 alle 21) che a donne (lunedì – mercoledì dalle 9 alle 11.30) sino a gennaio 2018.
Il centro culturale, tramite una convenzione con il Cpia – Centro interprovinciale per l’istruzione degli adulti – di Ancona, mette a disposizione a titolo gratuito i propri locali di via Erbarella per la realizzazione del progetto formativo, nell’ambito del Fami – Icam, di emanazione europea, che si occupa di piani regionali per la formazione civico – linguistica dei cittadini dei Paesi Terzi.
«Auguro un buon percorso di studio a chi ha deciso di frequentare – ha detto il presidente di Al Huda, Whabi Youssef – e nell’attesa dell’attivazione di altri livelli di corso, tengo a ribadire la nostra volontà e disponibilità a collaborare con la scuola e con quanti si occupano di istruzione e formazione, anche per poter raggiungere quelle categorie di utenti che si trovano in difficoltà».
Nello specifico «ci sono giovani madri con bambini i quali sono in età pre scolare e che, per forza di cose, erano state costrette a interrompere il loro regolare percorso di studi. Ma la nostra associazione si è attivata, venendo incontro alle loro necessità e alle richieste dei docenti, per dare la possibilità a quelle mamme di portare con sè i bimbi durante le lezioni».
Per gli uomini, spiega Whabi Youssef «abbiamo cercato il momento giusto e il tempo adatto per farli studiare e seguire un percorso che consenta loro di imparare bene l’italiano in modo da potersi integrare nella società nella quale vivono». Superato l’esame finale, infatti, potranno ottenere un diploma valido da inserire nella richiesta di soggiorno.