JESI – Ha preso quattro anni il brasiliano di 19 anni che accoltellò un nigeriano all’arco Clementino dopo un regolamento di conti scaturito forse per motivi di droga.
La Procura aveva chiesto il giudizio immediato e ieri si è tenuta l’udienza davanti al giudice Paola Moscaroli che ha riconosciuto l’accusa di tentato omicidio. Gli avvocati Federica Battistoni e Davide Mengarelli faranno appello.
Il brasiliano è ancora ai domiciliari dopo l’arresto della polizia che era scattato il 14 novembre scorso. Era stata la pm Irene Bilotta ad aver chiuso l’indagine per tentato omicidio. Quel pomeriggio i due si erano visti prima al parco del Vallato dove avevano avuto un litigio. Poi si erano incrociati di nuovo all’arco Clementino dove il brasiliano, aiutato anche dal fratello (indagato a piede libero) aveva tirato fuori il coltello colpendolo più volte e arrivando a sfiorare gli organi vitali del 19enne.
Dopo l’arresto il brasiliano si era giustificato dicendo di essersi solo difeso perché impaurito visto che il nigeriano lo avrebbe minacciato con un collo di bottiglia.