JESI – Accordo Pd-Movimento 5 Stelle, un governo «che gode di un consenso maggiore rispetto al precedente fra pentastellati e Lega». A ricordarlo è Emanuela Marguccio, consigliera comunale del Pd, all’indomani della presa di posizione del presidente del consiglio comunale, Daniele Massaccesi e di Agnese Santarelli di Jesi in Comune.
«Il neo Governo “giallo-rosso” gode di un consenso maggiore rispetto al precedente Governo “giallo-verde”. È un dato di fatto – spiega Marguccio, sottolineando che nel 2018, in occasione delle elezioni politiche, i democrat hanno ottenuto maggiori consensi rispetto ai leghisti -. Dopo la goccia che ha fatto traboccare il vaso con la crisi innescata in piena estate era necessario, oltre che estremamente urgente, far ritrovare al nostro Paese la credibilità e l’umanità perduta. L’accordo M5S/PD nasce proprio con l’intento di restituire speranza ai giovani, alle famiglie, a chi deve trovare lavoro, a chi ha paura di perderlo, alle imprese. Si tratta di un accordo che individua ”poltrone scomode”, dalle quali affrontare una forte crisi economica e gli enormi problemi non risolti che richiedono inevitabilmente al nostro Paese di giocare un ruolo determinante in Europa. Siglando l’accordo, M5S e PD hanno mostrato coraggio, senso di responsabilità, la volontà di voler rinunciare a prerogative di parte per trovare punti comuni, tesi a conquistare complessi obiettivi, per raggiungere i quali occorre far tesoro degli errori del passato, (anche recentissimo) che non vanno nascosti ma analizzati per migliorare il confronto. Questo è il fulcro del complesso accordo M5S/PD, ed anche questo è un dato di fatto. Se poi il nostro Presidente del Consiglio Massaccesi ritiene che quanto appena descritto sia “un accordo ai limiti della decenza”, prendo atto del suo parere e resto in attesa di conoscere la definizione che pensa di adottare per chi chiede ai cittadini “pieni poteri”».
«Il Governo nato dall’accordo M5S /PD – sempre secondo l’esponente del Pd – andrà continuamente monitorato, ma non merita di essere delegittimato o giudicato ancor prima che agisca. Non merita di essere bocciato da voci populiste che invocano la piazza contro l’applicazione autentica delle norme democratiche, secondo cui non possono esistere “governi contro per non andare al voto” visto che, per fortuna, sono ancora in vigore precise regole che decidono quando si deve andare al voto!»
A detta di Emanuela Marguccio, «è parte determinante di un sistema democratico poter contare sull’esistenza di idee contrapposte che si confrontano. Credo invece che sia davvero controproducente raccontare la propria verità con effetti speciali per alimentare risentimenti, odio e paure, pur di avere quell’attimo di visibilità, di notorietà. Quanto ancora bisognerà aspettare per esigere che la politica torni a svolgere consapevolmente il ruolo educativo che le compete, a cominciare dalle modalità comunicative della sua narrazione? Le parole che “saziano la pancia” servono solo a perdere… quanto ancora vogliamo perdere come cittadini?»
Infine, l’auspicio: «Spero che il nuovo Governo inauguri una stagione politica in cui i leader da copertina vengano abbondantemente offuscati dal lavoro di squadra di chi crede nella forza delle idee e dei programmi».