JESI – Saranno realizzati di fronte a palazzo Colocci e di fronte alla chiesa di Sant’Agostino i nuovi saggi di scavo concordati da Soprintendenza e amministrazione comunale con l’obiettivo di ampliare l’area oggetto dei ritrovamenti e avere una visione ancora più organica delle strutture murarie emerse e delle interconnessioni tra le varie fasi storiche.
L’area coinvolta sarà limitrofa a quella degli scavi attuali, restando dunque all’interno dell’attuale perimetro del cantiere, senza intaccare il passaggio stradale addossato ai due edifici. Si procederà con due distinti interventi, l’uno in linea con Palazzo Colocci e l’altro davanti alla chiesa di Sant’Agostino, da cui potranno aversi altri utili elementi per una lettura più accurata di come poteva essere Jesi ai tempi di Federico II.
Nel frattempo, anche in considerazione dell’interesse che gli scavi hanno suscitato tra i cittadini, l’amministrazione comunale si sta organizzando per permettere, durante il fermo dei lavori nelle settimane a cavallo di Ferragosto, visite guidate al cantiere. Dalla viva voce di esperti in materia, i visitatori potranno conoscere cosa poteva esserci sotto la piazza prima che l’autorità del tempo decise di creare uno spazio aperto per esaltare meglio il futuro Palazzo della Signoria.