JESI- Ennio Morricone se ne è andato, tra il cordoglio e l’amore di molti, lasciando nel cuore di tutti la sensazione che non sarà mai dimenticato.
A ricordarlo il Teatro Pergolesi, che ha avuto l’occasione e l’onore di accogliere il Maestro più volte nella storia delle sue rassegne musicali.
«Il Maestro Morricone oggi ci ha lasciato, lasciando musiche dense di bellezza – fa sapere la Fondazione Pergolesi Spontini che gestisce il Pergolesi -. A Jesi, più volte, fu presidente generoso e appassionato degli “Incontri internazionali di musica contemporanea”, con la direzione artistica di Maurizio Barbetti, un progetto dello stesso Barbetti in collaborazione con il Comune di Jesi.
Anno 1996, era il 6 giugno. Al Teatro Pergolesi, il Maestro Morricone emozionato ascoltava, insieme al pubblico, uno dei suoi più importanti brani degli anni ’60, “Suoni per Dino, per viola e due magnetofoni”, un tributo all’amicizia e al legame professionale con il violista Dino Asciolla (1920-1994). Lo interpretava per l’occasione, davanti al maestro, lo stesso Barbetti; in sala un pubblico attento scopriva l’altro lato di un autore noto ai più per le colonne sonore di film indimenticabili, ma che fu anche sperimentatore assiduo e colto di nuova musica, come in quel brano in cui dialogavano uomo e macchina.
Alla nostra città, il Maestro Morricone ha riservato il privilegio di ospitare in prima mondiale due suoi brani inediti, e fu anche in quelle occasioni spettatore emozionato della prima fila: nel 1997 alla Chiesa del Duomo per “Ombra di lontana presenza” per viola, orchestra d’’archi e nastro, e nel 1998 sempre al Duomo per “Il viaggio” ispirato al testo omonimo di Allen Ginsberg. Grazie Maestro, non ti dimenticheremo»