JESI – Si è spento all’ospedale Carlo Urbani di Jesi vittima del Covid-19, contro il quale aveva combattuto nell’ultimo mese: Marco Delpriori, 56 anni, originario di Maiolati Spontini e residente da tempo a Jesi, era persona nota e apprezzata da molti sul lavoro – era autista di autobus sulle linee della Sacsa- e nella passione per la musica.
Maestro diplomato al conservatorio in contrabbasso, Marco Delpriori era direttore e responsabile del Coro della Parrocchia di San Massimiliano Kolbe. L’amore per la musica lo accomunava da sempre ai fratelli, Luca e Cristiano, e lo aveva trasmesso alle giovani figlie Cecilia, organista, e Claudia, violinista, che lascia insieme alla moglie Lucia.
Cordoglio in Vallesina, al quale si unisce anche quello di padre Armando Pierucci, originario di Maiolati Spontini a sua volta, per anni operante a Gerusalemme in seno alla Custodia di Terra Santa, fondatore e presidente della scuola di musica Magnificat di Gerusalemme con l’orchestra della quale Marco Delpriori aveva collaborato, suonando in diversi Paesi del mondo all’insegna della pace e del dialogo. «Vicini alla festa di San Marco, ricordiamo Marco Delpriori apostolo di pace attraverso la musica e martire del contagio. Condoglianze vivissime alla famiglia e alla sua orchestra» scrive padre Pierucci.
Anche il presidente dell’associazione Premio Vallesina Roberto Campelli esprime alla famiglia «le più sentite condoglianze per la morte di Marco Delpriori. Per otto anni è sempre stato presente alle manifestazioni musicali promosse con l’Orchestra Internazionale, nata da un’intuizione di padre Armando Pierucci e diretta dal M° Stefano Campolucci. Con il suo contrabbasso ha partecipato a tanti concerti in Italia, ad Assisi, Urbino, Grottammare, Ancona… a Gerusalemme e Betlemme, a Sarajevo, Mostar, in Svizzera… Si è sempre lasciato coinvolgere e ha condiviso la sua partecipazione all’Orchestra con la figlia Cecilia, studentessa di violoncello. Del M° Marco Delpriori conserviamo il ricordo di una persona disponibile, appassionata della musica che, con la partecipazione al progetto musicale del Premio Vallesina, ha condiviso tante esperienze con giovani musicisti di altri paesi, insegnando, con il suo stile, il valore della fratellanza e della solidarietà».